(LiberoQuotidiano) Sabina Guzzanti registra altre due puntate di Tg porco, help il telegiornale satirico da una settimana diffuso su internet e autoprodotto. “E’ risaputo che per avere successo bisogna ignorare tutte le regole del marketing. E noi le stiamo ignorando proprio tutte”, dice la Guzzanti al Fatto Quotidiano. “Ero a Berlino, presentavo il mio film La trattativa. “Mi sono fermata a guardare un negozio di maschere – spiega la Guzzanti – e ne ho vista una da maiale. Con Enrico Magrelli (autore e conduttore di Radio 3, ndr) ho pensato che Tg porco fosse il nome migliore.Visto che non mi andava di fare un partito, ho deciso di fare un tg satirico”.
Il progetto – La Guzzanti aggiunge che non ha affatto rispettato i tempi canonici, che non ha seguito il percorso naturale (prima il crowfunding, poi pubblicizzare, poi allestire, poi organizzare”. “Le idee scappano..”. E così è partita. Chiunque può partecipare, basta avere delle idee e mandare una mail. Lo scopo è di coinvolgere tutti. “Se poi non hai idee o semplicemente non hai voglia di fare un beneamato cazzo – si legge sul sito – passati la mano sulla coscienza. La rivoluzione la facciamo noi anche per te: ma almeno dai un contributo alla causa”. La Guzzanti spiega che il pubblico del web è molto diverso da quello della tv: ” Lì sei comunque condizionato dagli ascolti o da chi è sopra di te. Sul web, invece, è tutto progettato per un pubblico più veloce e vasto. La tv, poi, non è più libera”.