CON IL PERUGIA SOCIAL FILM FESTIVAL ARRIVANO I DOC D’INCHIESTA E DI DENUNCIA SOCIALE

CON IL PERUGIA SOCIAL FILM FESTIVAL ARRIVANO I DOC D’INCHIESTA E DI DENUNCIA SOCIALE

172417941-bce83c55-7bb3-43ef-be7f-539f44ffb477 (1)(di LEONARDO MALÀ, health Repubblica) PERUGIA – Portare dentro il Festival Internazionale del Giornalismo il meglio dei documentari d’inchiesta e di denuncia sociale. Con questo intento è nata la collaborazione, rx tutta perugina, del celebrato #Ijf di Arianna Ciccone e Chris Potter con l’emergente Perugia Social Film Festival, la rassegna che lo scorso anno ha riempito le sale del centro storico con un’edizione zero e che quest’anno lancia il suo primo concorso riservato ai documentari a sfondo sociale, dal 18 al 27 settembre (il promo che presentiamo in anteprima su Repubblica.it è interpretato da Paola Cortellesi, amica fraterna del festival, come lei stessa si definisce).

La denuncia sociale e il documentario d’inchiesta diventano protagonisti della rassegna che quest’anno, dopo un’edizione “pilota” nel 2014 segnata da un grande successo di pubblico, debutta ufficialmente in collaborazione con il Festival Internazionale del Giornalismo. Ecco lo spot con la partecipazione di Paola Cortellesi

Presidente del PerSo Film Festival è Stefano Rulli, a sua volta celebrato sceneggiatore e a capo del Centro sperimentale di cinematografia, che con Perugia ha un sodalizio di lunga data. Grazie a lui e al direttore artistico Mario Balsamo il pubblico del Festival del Giornalismo avrà la possibilità di incontrare due grandi documentaristi, Joshua Oppenheimer e Simon Klose, e di vedere le loro opere. Lo svedese Klose porterà a Perugia la sua ultima fatica, The Pirate Bay – Away from Keyboard, autentico capolavoro del genere basato sulla vita di tre cosiddetti pirati informatici citati in giudizio da Hollywood per 13 milioni di dollari e ripresi nelle loro vicissitudini dal 2008 al 2012 (la proiezione e l’incontro sono inserite nel primo giorno del cartellone dell’Ijf, mercoledì 15 alle 21.30, con replica riservata alle scuole il mattino dopo).
FotoCon il Perugia Social Film Festival arrivano i doc d’inchiesta e di denuncia sociale

Venerdì 17 Joshua Oppenheimer, statunitense di Austin e premiatissimo ovunque, presenterà la versione integrale di The Act of Killing, quella da 159 minuti, e la diretta figliolanza della scioccante indagine sul genocidio indonesiano degli anni 60, ovvero The Look of Silence. Dai crimini consumati dal generale Suharto, dunque, al confronto tra vittime e carnefice molti anni dopo. Quest’ultima fatica, valsa a Oppenheimer il premio della giuria all’ultimo Festival di Venezia, verrà proiettata sabato 18 alle 21.15, con l’autore in videoconferenza. Entrambi i film saranno anticipati dalle matinée riservate agli studenti).

Oltre ai due prestigiosi ospiti internazionali il PerSo Film Festival porterà nel cuore della cittadella giornalistica l’imponente lavoro di Daniele Segre su l’Aquila, a sei anni dal sisma. Un reportage multimediale che si avvarrà di una speciale installazione collocata negli anfratti della Rocca Paolina, con foto, testi, proiezioni video e dark room riservate alle registrazioni radiofoniche, in aggiunta a un vero e proprio documentario. Il tutto realizzato dagli allievi del Corso di base 2014 del Centro sperimentale di cinematografia, diretto dallo stesso Segre, anche lui tra i più apprezzati documentaristi di casa nostra. Uno sguardo che, proprio per volere di Segre, non è solo diretto al tragico passato dell’Aquila, ma anche al suo futuro. L’installazione verrà inaugurata mercoledì 15 alle 12.00, mentre il documentario (più precisamente un assemblaggio di vari corti realizzati da ciascun allievo) sarà proiettato giovedì 16 alle 21.30.

Impossibile, infine, non ricordare la recente scomparsa del più grande regista italiano di “film verità”, che ha illuminato alcune oscure storie meglio di quanto non abbiano fatto i giornali dell’epoca. Una lunga intervista filmata a Francesco Rosi da parte di uno dei suoi più stretti collaboratori, Roberto Andò, sotto il titolo Il cineasta e il labirinto (sabato 18, ore 18.30). L’omaggio proseguirà domenica 19, alle 16 con la proiezione dell’immortale Il caso Mattei, cui seguirà un dibattito con Rulli, Balsamo, e lo stesso Andò.

Tutte le proiezioni si terranno nella neonata sala cittadina del Postmodernissimo, e come sottolinea il direttore organizzativo del PerSo, Marco Casodi, vero uomo-macchina del festival, “tutte a ingresso gratuito”, un dettaglio che lega più di ogni altro aspetto l’esperienza del Festival del Giornalismo con quella del PerSo. Con la partnership di Repubblica.it.

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