(di Alessio Odini, shop Italia Oggi) Donne protagoniste della tv italiana, ma attenzione anche alle produzioni e a due gruppi come Discovery e Fox. La Power Map 2015, la mappa del potere televisivo in Italia stilata da Tivù, il magazine edito da Editoriale Duesse di Vito Sinopoli, ridisegna il settore. «È in atto un’interessante crescita delle donne della tv, da Eleonora Andreatta (direttore di Rai Fiction, ndr), a Marinella Soldi (president e managing director Discovery Networks Southern Europe) e ancora Verdiana Bixio (presidente di Publispei), Simona Ercolani (fondatrice di Stand by me, a cui è andata la supervisione artistica di Gazzetta Tv)», ha detto Sinopoli a ItaliaOggi.
Un’affermazione trasversale, a cominciare dalle produzioni.
Qui la Power Map documenta più new entry: fra queste Bixio, a capo di Publispei, grazie al linguaggio scelto per raccontare le famiglie nelle serie tv (I Cesaroni, Un medico in famiglia). Tre titoli sono in lavorazione: Tutto un altro mondo, È arrivata la felicità e Switched at Birth. New entry è anche la Stand by me di Ercolani, che ha firmato docu e scripted reality come Sconosciuti e Sfide, su Rai 3. Suoi principali interlocutori sono i canali nativi digitali, ma Mafia bunker, realizzato per History Channel, è giunto in Uk. In evidenza anche Riccardo Tozzi, fondatore e ceo di Cattleya, che ha portato Gomorra – la serie in Europa e America Latina. Scende invece Bibi Ballandi, presidente di Ballandi Multimedia: Forte forte forte non ha replicato il successo di Ballando con le stelle.
Nel broadcasting sale ancora Andreatta con il suo piano di modernizzazione per Rai Fiction che punta a ridurre i formati brevi.
Confermato il budget di 196 mln di euro. In ascesa anche Soldi, alla testa di Discovery: terzo editore per ascolti (6% di share) e quarto per fatturato (144 mln di euro di ricavi nel 2013), il gruppo ha comprato Deejay Tv (canale 9) per 17 mln di euro. Bene anche Maurizio Salini, a.d. di Fox International channels Italy, il punto di riferimento del pubblico su Sky con un’offerta composta da serie, documentari e sport (Fox Sports e Fox Sports 2).
In casa Mediaset, stazionari Fedele Confalonieri, presidente, Piersilvio Berlusconi, vicepresidente, e Marco Giordani, cfo Mediaset e presidente Mediaset Premium. Da fine 2014 è operativa Mediaset Premium, lo spin-off delle attività pay: una newco da 900 mln di euro (Telefonica socia all’11,1%). Sky Italia, guidata da Andrea Zappia, ha visto il ritorno degli abbonati: +30 mila nell’ultimo trimestre 2014.
Quanto alla pubblicità, unico settore dove non compaiono donne, si lavora in un mercato ridotto «del 33% in cinque anni», dice Sinopoli. Publitalia, rappresentata da Giuliano Adreani e Stefano Sala, punta sulla riformulazione degli spazi e sperimenta con Premium Prestige, il temporary channel su Mediaset Premium dedicato ai marchi top. Rai Pubblicità, con a capo Fabrizio Piscopo, ha presentato invece un nuovo target commerciale: 35-64 anni. Ma l’a.d. ha imposto anche una pianificazione valoriale, con investimenti su programmi dai valori coerenti con quelli dei clienti. Infine, la concessionaria di Sky, guidata da Daniele Ottier, avrebbe registrato nel 2014 un +13% sul 2013, a 431 mln di euro. Merito dei Mondiali di calcio, di Cielo (+50%) e delle iniziative speciali.