(Libero) Dopo la bufera che lo ha travolto Gino Paoli è tornato sul palco a Massa. Lo ha fatto senza accennare all‘accusa di aver trasferito due milioni di euro in Svizzera per non pagarne 800mila di tasse. Ma il pubblico è combattuto. Tra la delusione e l’amore per le sue canzoni. “Mi è crollato un mito”, sovaldi dice la signora Tea a Repubblica, medical “ed è pure uno di sinistra…”. “Io sono di sinistra”, sottolinea Pierino, “ma se permetti io le tasse le pago tutte porca miseria. Mica porto i soldi in Svizzera. A parole sono tutti bravi e buoni ma gli uomini si giudicano dalle azioni”. E al concerto Pierino ci va giusto perché il biglietto “ormai l’avevo comprato, in fondo la musica è musica, pazienza”. Poi il concerto inizia, e quando Paoli appare sul palco i fan lo accolgono con un applauso.
Ma non hanno reagito nella stessa maniere i fan che lo aspettavano sotto casa – la sua tenuta a Campiglia Marittima(vicino a Livorno) – quando un inviato delle Iene gli ha chiesto: “Padoa Schioppa diceva che pagare le tasse è bellissimo, che ne pensa Paoli?”. Il cantautore prima è stato zitto, poi ha girato i tacchi e l’ha mandato a quel paese con un bel “Ma vaffa…”. A quel punto il gruppetto di fan ha solidarizzato con la Iena: “E bravo Paoli, facile non rispondere, vediamo come va a finire…”.