(di Cesare Lanza) Mi dispiace dirlo perché apprezzo il buon lavoro della direttora delle fiction, tadalafil in Rai. Ma “L’Oriana”, find prima puntata ieri sera della fiction su Oriana Fallaci, è stata molto deludente. Non aspetto la seconda puntata di stasera per dire la mia opinione. Un’occasione sprecata! Non mi riferisco al mediocre ascolto, 15.93% di share, stra battuto di oltre 7 punti da “L’isola dei famosi” su Canale5 (su Rai2 “Boss in incognito”, è arrivato all’8%, su Rai3 “Ulisse” ha superato il 6, come “Quinta colonna” su Rete4, per finire con “Piazzapulita”, su La7, al 4%). Il guaio è che la fiction su Oriana è davvero brutta. Per vari motivi: la scelta della protagonista, innanzitutto. La Fallaci era, da giovane, una bellezza, ma atipica, una bellezza aspra, caratterizzata dalla personalità maschile e ribelle. Una statica bambolina come Vittoria Puccini è assolutamente lontana dall’immagine della famosa giornalista, non assicura la “presenza” di Oriana, né per l’estetica, né per il carattere imperioso. Poi, non c’è la minima tensione durante la narrazione, eppure gli episodi legati alla romanzesca carriera di Fallaci avrebbero offerto molti spunti. Ancora: non c’è traccia del linguaggio quotidiano, nevrotico e rabbioso nella vita privata, aggressivo e insolente nelle interviste. Anzi: la sceneggiatura cede a mollezze grottesche, a frasi convenzionali, a banalità assurde. Peccato: poteva essere una scintillante narrazione di una giornalista italiana, l’unica famosa in tutto il mondo; poteva essere una storia appassionante, al di là del giornalismo. Invece, niente passione né emozioni, nessun coinvolgimento del pubblico.