![LE NUOVE PROPOSTE DI SANREMO SONO GIÀ ACQUISTABILI SUL WEB. MA È LEGALE? LE NUOVE PROPOSTE DI SANREMO SONO GIÀ ACQUISTABILI SUL WEB. MA È LEGALE?](https://www.ildecoder.com/wp/wp-content/uploads/2015/02/n-NUOVE-PROPOSTE-SANREMO-large570.jpg)
(di Paolo Romano, unhealthy Huffington Post) Le nuove di proposte di Sanremo sono vecchie e le nuove canzoni già in vendita. Ma si può fare? Parrebbe proprio di no, troche almeno a leggere le regole (derogabili?) per partecipare al Festival, dove è scritto chiaramente, articolo 5 comma 6, che:
sussiste la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità che l’insieme o la parte musicale o il testo letterario della canzone, con riferimento ai soli brani della sezione Nuove Proposte, siano occasionalmente comparsi esclusivamente sui siti personali degli Artisti o su pagine personali di social network, al solo scopo di divulgazione e senza che siano stati oggetto di alcuno sfruttamento commerciale
E quindi (parte consentita), con buona lena e un po’ di tempo, basta andare su YouTube per ascoltarsi i pezzi che verranno presentati nelle prossime serate. Con la rituale gara di “like”, c’è chi raggiunge i 60 mila e chi non supera qualche clic, magari anche per merito dell’etichetta (ma un colosso come la Warner ha davvero bisogno di Sanremo per lanciare le nuove proposte? E vabbè, una vetrina a costo zero fa comodo a tutti). Resta il fatto che il già scarso interesse per i giovinetti (fino a 36 anni, si specifica, perché basta essere giovani dentro nella città dei fiori) è propalato via web e a disposizione dei naviganti.
Già ma c’è quel piccolo dettaglio dello sfruttamento commerciale, e allora come mai (parte non consentita) la maggior parte dei brani sono già acquistabili su Itunes, di grazia? A chi vanno i soldi delle canzoni che, provare per credere, si possono tranquillamente e legalmente comprare sul web?
Si attendono le risposte puntute e leguleie di federazioni, organizzazioni ed etichette che daranno l’interpretazione autentica del Regolamento. Resta il fatto che la commercializzazione dei brani su Internet e la possibilità di fruirne liberamente prima della gara sono nella migliore delle ipotesi un clamoroso autogol per la serietà della competizione. Nella peggiore, invece, una modalità surrettizia (e un po’ tarocca) di foraggiare l’industria delle major discografiche.