(di Andrea Secchi, sales Italia Oggi) Si allunga la querelle sul telecomando del digitale terrestre. Il Consiglio di stato ha infatti fissato al 20 maggio la conclusione dell’incarico al commissario ad acta, Marina Ruggieri, nominato in sostituzione dell’Agcom per fare chiarezza, dopo i ricorsi di Telenorba, su quale sarebbe dovuto essere l’ordinamento automatico dei canali nei primi nove numeri nel 2010, nella prima delibera dell’Agcom (366).L’incarico si sarebbe dovuto concludere il prossimo 16 gennaio, ma i giudici hanno accolto la richiesta del commissario dovuta a impegni accademici all’estero.
Resta quindi ancora incerto l’esito di questo lungo contenzioso, anche se nel corso del tempo è emerso più chiaro l’orientamento del Consiglio, che ha chiesto alla Ruggieri di pronunciarsi «ora per allora», valutando le scelte storiche dell’Agcom, e non sostituendosi all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con un proprio provvedimento sulla Lcn. In sostanza, se anche il commissario ritenesse in conclusione che il numero 9 sarebbe dovuto andare a Telenorba (ovvero alla prima emittente locale in ciascuna regione), questo non cambierebbe la situazione attuale, sempre in mano all’Agcom, ma varrebbe semmai per eventuali richieste di risarcimento.
L’ultima richiesta del Cds al commissario era stata quella di chiarire la natura di Mtv e Deejay tv (se musicali o generalisti come richiedeva l’Agcom per entrare nei primi nove numeri), così come di rivalutare le abitudini dei telespettatori sulla numerazione dei canali facendo riferimento a una delle due rilevazioni utilizzate dall’Agcom.