La tragica scoperta
Il mondo del cinema è in lutto per la scomparsa di Gene Hackman, iconico attore statunitense, trovato morto all’età di 95 anni nella sua casa di Santa Fe, New Mexico. Accanto a lui, sono stati rinvenuti i corpi della moglie, la pianista Betsy Arakawa, di 63 anni, e del loro cane. Le autorità locali, rappresentate dallo sceriffo Adan Mendoza, hanno confermato che non vi sono segni di effrazione o indizi di crimine; le cause del decesso restano al momento sconosciute.
Una carriera stellare
Nato il 30 gennaio 1930 a San Bernardino, California, Eugene Allen Hackman ha dedicato oltre sei decenni al mondo del cinema, distinguendosi per la sua versatilità e presenza scenica. Tra i suoi ruoli più celebri, spiccano l’agente Jimmy “Popeye” Doyle in “Il braccio violento della legge” (1971), che gli valse l’Oscar come Miglior Attore, e lo sceriffo “Little” Bill Daggett in “Gli spietati” (1992), per il quale ottenne l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. La sua filmografia comprende anche titoli come “Bonnie e Clyde” (1967), “La conversazione” (1974) e “Superman” (1978), dove interpretò il villain Lex Luthor.
Vita privata e ritiro dalle scene
Dopo un primo matrimonio con Fay Maltese, da cui ebbe tre figli, Hackman sposò nel 1991 Betsy Arakawa, pianista classica. La coppia si stabilì a Santa Fe negli anni ’80, conducendo una vita lontana dai riflettori. Nel 2004, Hackman annunciò il suo ritiro dalle scene cinematografiche, dedicandosi successivamente alla scrittura di romanzi storici.
L’eredità artistica
Con due premi Oscar, quattro Golden Globe e due BAFTA, Gene Hackman lascia un’impronta indelebile nel panorama cinematografico mondiale. La sua capacità di incarnare personaggi complessi e sfaccettati ha influenzato generazioni di attori e registi, consolidando il suo status di leggenda del cinema.