
I grandi nomi del cinema internazionale si uniscono per difendere il patrimonio culturale di Roma. Steven Spielberg, Martin Scorsese, Jane Campion, Francis Ford Coppola, Wes Anderson e Ari Aster hanno sottoscritto un appello contro la trasformazione degli spazi culturali della Città Eterna in hotel, centri commerciali e supermercati.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Piccolo America, si oppone alla riconversione di luoghi storici destinati al possibile rinascimento culturale di Roma. La lettera, indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiede un intervento per salvaguardare il patrimonio artistico e culturale della Capitale.
L’appello dei grandi registi: “Un sacrilegio trasformare Roma”
Nel comunicato firmato da Scorsese, Campion, Coppola, Anderson e Aster, i registi citano un’osservazione dell’architetto Renzo Piano per sottolineare la gravità della situazione:
“È chiaro che il tentativo di riconvertire spazi destinati alla cultura in strutture commerciali è del tutto inaccettabile. Tale trasformazione rappresenterebbe una perdita irreparabile: un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni.”
L’appello invita operatori culturali, direttori di festival e artisti di tutto il mondo a unirsi alla battaglia, affinché gli spazi abbandonati diventino templi della cultura e non vengano sacrificati alla speculazione.
Una mobilitazione internazionale per la Capitale
La petizione ha già raccolto numerose firme da parte di personalità del cinema e della cultura, tra cui:
- Steven Spielberg
- J.J. Abrams
- Damien Chazelle
- Pedro Costa
- Willem Dafoe
- Robert Eggers
- Ken Loach
- Isabella Rossellini
- Mark Ruffalo
- Paul Schrader
- John Turturro
- Alfonso Cuarón
- James Franco
- David Cronenberg
- Edgar Wright
- Sean Baker
- Gaspar Noé
L’elenco continua a crescere, dimostrando quanto Roma sia considerata un centro culturale di inestimabile valore a livello globale.
Cosa succederà ora?
L’iniziativa ha acceso il dibattito sulla tutela degli spazi culturali e sulla necessità di politiche che garantiscano la conservazione del patrimonio storico della Capitale. Resta da vedere quale sarà la risposta del governo italiano e se la mobilitazione di Hollywood riuscirà a fare la differenza.