Asco: il deejay che unisce la musica classica e techno con “Symphony of Caos”

Asco: il deejay che unisce la musica classica e techno con “Symphony of Caos”

Combinare l’arte della consolle con la direzione di un’orchestra dal vivo è un’impresa rara, ma Asco, al secolo Alessandro Xiueref, ha saputo rivoluzionare la scena musicale internazionale con il suo innovativo progetto “Symphony of Caos”. Questo spettacolo unico nel suo genere fonde musica sinfonica e techno, coinvolgendo un’orchestra dal vivo, visual scenografici e spettacoli pirotecnici, attirando migliaia di spettatori sia in Italia che all’estero. Scoperto da Sander Van Doorn e Blasterjaxx, Asco ha collaborato con etichette come Spinnin’ Records, Hexagon e Revealed, consolidando uno stile unico che mescola armonia classica e ritmo elettronico.

La nascita di “Symphony of Caos”

L’idea di unire archi e musica techno nasce dall’ispirazione di Armin Van Buuren, che anni fa si esibì con un’orchestra dal vivo, influenzando Asco e spingendolo a pensare che quella fosse la vetta a cui un dj potesse arrivare. Durante la pandemia di Covid, Asco ha iniziato a fare dei live stream cercando di contaminare il mondo dell’elettronica con strumenti classici, un’idea che è poi evoluta in uno spettacolo ambizioso. In collaborazione con il sindaco della sua città natale, Ascoli Piceno, Asco ha creato “Symphony of Caos”, un progetto che celebra la riapertura alla vita e che si è già evoluto e affinato nel tempo.

L’approccio naturale alla contaminazione musicale

Asco definisce la sua creazione come la massima espressione del suo percorso artistico. “Symphony of Caos” rappresenta la fusione di vari mondi musicali che ha esplorato nel corso degli anni, dai generi dance pop e house, fino alla musica classica e agli Slipknot. La combinazione di techno e musica orchestrale è qualcosa di estremamente naturale per lui. Per Asco, ogni brano, sia esso dance o orchestrale, suona nella sua testa già pronto per essere remixato e fuso con l’altro genere, creando una vera e propria contaminazione musicale.

Il lavoro dietro “Symphony of Caos”

Il progetto richiede una grande organizzazione e collaborazione. Asco lavora a stretto contatto con l’orchestratore che scrive le parti per l’orchestra, mentre lui si occupa delle prove, del mix e del mastering. La preparazione è lunga, ma ormai Asco e il suo team sono ben rodati, anche se, come ammette lui stesso, non manca qualche sua “entrata a gamba tesa” all’ultimo momento, che manda in crisi tutti. Nonostante ciò, è un processo complesso che coinvolge molte persone e un coordinamento perfetto.

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