Achille Lauro e Tony Effe a Le Iene: da “ex nemici” a grandi amici

Achille Lauro e Tony Effe a Le Iene: da “ex nemici” a grandi amici

Un servizio esclusivo racconta Sanremo 2025 attraverso gli occhi di Nicolò De Devitiis

La partecipazione di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2025 è stata seguita 24 ore su 24 da Nicolò De Devitiis, inviato de Le Iene, che ha realizzato un servizio esclusivo sulla settimana dell’artista, tra prove, relax e retroscena inediti.

Uno dei momenti più interessanti del racconto riguarda il rapporto tra Achille Lauro e Tony Effe, che ha rivelato come negli anni siano passati da essere rivali a veri amici.

“Ex nemici e adesso invece siamo diventati amici”, ha dichiarato Tony Effe, aggiungendo: “All’inizio tra noi c’erano attriti, eravamo ragazzini. Già dalle prime scaramucce, era quello che mi stava sul cao ma che comunque stimavo”**.

Un’ulteriore rivelazione arriva quando Tony confessa: “Il primo concerto a cui ho assistito in vita mia è stato proprio il suo, quello di Achille. Non penso nemmeno di avergli mai detto questa cosa”.

Il “collana-gate”: la polemica che ha coinvolto Tony Effe

Nel servizio di Le Iene, Nicolò De Devitiis ha chiesto a Tony Effe di commentare la controversia che lo ha coinvolto durante il festival: il cosiddetto “collana-gate”.

Poco prima della sua esibizione con “Damme ‘na mano”, la Rai gli ha impedito di indossare una collana d’oro del brand di lusso Tiffany.

“Sono salito sul palco avvelenato perché mi hanno tolto la collana”, ha raccontato Tony Effe con ironia, aggiungendo: “Gli ho detto ‘Allora leva l’abbronzatura a Carlo Conti e fallo salire sul palco’, vediamo se sale”.

Anche Achille Lauro ha detto la sua sulla questione:
“Conosco le regole della Rai e mi sembra che siano proibiti i loghi. Magari è stato frainteso? Magari c’era un logo? Onestamente non lo so e magari non sono la persona giusta per dirlo. A me nessuno ha detto nulla di quello che ho indossato”.

E ha poi aggiunto con una punta di sarcasmo: “Io non ho loghi, ma se anche ci fossero, troveremmo il modo di occultarli”.

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