
“Quando sarai piccola” è una canzone che Simone Cristicchi aveva scritto cinque anni fa e già provato a portare al Festival di Sanremo, ricevendo però un rifiuto da Amadeus.
Oggi, quella stessa canzone è tra le favorite alla vittoria e sta facendo commuovere l’intero Teatro Ariston, ricevendo standing ovation consecutive nelle prime due serate del Festival.
Il rifiuto di Amadeus e la rinascita della canzone
In un’intervista al Corriere della Sera, Cristicchi ha rivelato il precedente no ricevuto dalla direzione artistica:
“L’avevo proposta anche ad Amadeus. Nessuna rabbia, sono fatalista e credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri. Anzi, ringrazio Amadeus per non averla scelta: nei suoi Festival sarei stato a disagio e fuori luogo.”
Il brano, che racconta la storia di un figlio che si prende cura della madre malata di Alzheimer, oggi ha trovato il momento giusto per arrivare al pubblico, toccando il cuore degli spettatori.
Un successo che sorprende lo stesso Cristicchi
Cristicchi, emozionato dal calore del pubblico, ammette di essere rimasto sorpreso dalla reazione del pubblico, soprattutto dei più giovani:
“Non immaginavo arrivasse anche ai giovani. Pensavo che questa canzone fosse adatta a una sensibilità più adulta, dai 25 anni in su.”
Nonostante la sua scarsa popolarità nelle piattaforme di streaming e nelle radio, il cantautore ha trovato un consenso trasversale:
“Sono un oggetto non identificato per lo streaming, dove sono quello con meno ascoltatori mensili, e anche per le radio. Eppure ricevo consensi trasversali. Credo però che la poesia non si debba basare sui numeri, ma su altri parametri.”
L’emozione della madre del cantautore
Cristicchi ha raccontato anche la reazione della madre nell’ascoltare il brano, nonostante la malattia:
“Mamma non si esprime bene con le parole… Urlava e in quei suoni meravigliosi, anche se non ho potuto comprendere il senso delle parole, ho sentito gioia.”
Un momento di rara intensità emotiva che conferma la forza della musica nel trasmettere emozioni profonde, al di là delle parole e del tempo.