Intrighi, vendette e rivelazioni nella terza serata della serie-evento
Lunedì 27 gennaio, alle 21:20 su Rai 1, torna “Il conte di Montecristo”, la serie-evento diretta dal Premio Oscar® Bille August. La produzione internazionale, che sta conquistando il pubblico, prosegue con una serata ricca di colpi di scena e tensioni drammatiche.
Gli sviluppi della trama
In questa terza serata, il Conte di Montecristo (Sam Claflin) prosegue il suo piano di vendetta e redenzione. Tra le principali vicende:
- Edmond introduce a Parigi Haydée, una giovane algerina di cui ha comprato la libertà. La sua presenza al ballo organizzato da Mercedes (Ana Girardot) e Fernand (Harry Taurasi) serve a confermare il tradimento di quest’ultimo verso il sultano Ali Pascha.
- Scoperto che la fortuna di Danglars (Blake Ritson) si basa su speculazioni illecite, Montecristo trama per metterlo in difficoltà economiche.
- Intanto, Edmond cerca di impedire le nozze di Valentine (Amaryllis August), figlia di Villefort, con Franz d’Epinay, aiutando Max Morrel, innamorato di lei.
- Mercedes inizia a sospettare la vera identità del Conte, mentre Edmond invia Jacopo (Michele Riondino) in Italia per reclutare Luigi Vampa (Lino Guanciale), presentato poi come il misterioso Conte Spada.
Il tempo stringe e le tensioni crescono quando Héloïse Villefort (Poppy Corby-Tuech) è sorpresa a rubare una fiala dal laboratorio di Montecristo, e la marchesa di Saint-Meran viene trovata morta avvelenata. Edmond, infine, decide di rivelare la sua vera identità a Mercedes, svelando il legame che li unisce al passato.
Un cast stellare
La serie vede la partecipazione di un cast internazionale, tra cui:
- Sam Claflin (Edmond Dantès – Il Conte di Montecristo)
- Jeremy Irons (L’Abate Faria)
- Ana Girardot (Mercedes)
- Blake Ritson (Danglars)
- Mikkel Boe Følsgaard (Gérard Villefort)
- Karla-Simone Spence (Haydée)
- Lino Guanciale (Luigi Vampa – Il Conte Spada)
- Michele Riondino (Jacopo)
- Gabriella Pession (Hermine Danglars)
Con la direzione di Bille August, la serie si distingue per la qualità narrativa e visiva, immergendo gli spettatori nelle atmosfere dell’epoca.