Sanremo 2025: il Codacons denuncia anomalie nel sistema autorale

Sanremo 2025: il Codacons denuncia anomalie nel sistema autorale

L’accusa di concentrazione autorale sul Festival

Il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto all’Antitrust per verificare eventuali anomalie o alterazioni nel mercato discografico italiano in relazione al Festival di Sanremo 2025. L’associazione dei consumatori denuncia una presunta “casta discografica” composta da un ristretto gruppo di autori che firma la maggior parte dei brani in gara.


I numeri che fanno discutere

Secondo i dati diffusi, 11 autori hanno scritto quasi il 70% dei brani in gara:

  • Federica Abbate: firma 7 canzoni (tra cui quelle di Clara, Rose Villain e Fedez).
  • Davide Simonetta: firma 5 brani, tra cui quelli di Francesco Gabbani e Elodie.
  • Jacopo Ettorre e Davide Petrella: ciascuno firma 4 canzoni, come quelle di Rkomi e The Kolors.
  • Nicola Lazzarin (alias Cripo): coautore di 4 brani, tra cui quelli di Fedez e Rose Villain.

Questa concentrazione, spiega il Codacons, “può influire negativamente sul mercato discografico, penalizzando autori e artisti esclusi e limitando la varietà stilistica dei brani proposti al Festival.”


I rischi secondo il Codacons

L’associazione punta il dito su diversi aspetti:

  1. Accesso limitato al mercato: Cantanti e autori al di fuori di questo ristretto gruppo potrebbero trovare maggiore difficoltà nel piazzare i loro brani, riducendo le opportunità di partecipazione a Sanremo.
  2. Appiattimento stilistico: La forte presenza degli stessi autori rischia di portare a una mancanza di diversità musicale e testuale tra i brani in gara.
  3. Monopolio dei diritti d’autore: La distribuzione concentrata dei diritti potrebbe generare squilibri economici nel settore discografico.
  4. Ripetitività nel panorama autorale: Molti dei nomi in gara quest’anno sono già stati protagonisti delle edizioni precedenti, alimentando dubbi sull’esistenza di un “sistema chiuso”.

La richiesta del Codacons

Per tali motivi, il Codacons ha chiesto all’Antitrust di indagare sulla presenza di eventuali cartelli o pratiche anti-concorrenziali che potrebbero danneggiare il mercato discografico italiano, i consumatori e gli stessi artisti.

Torna in alto