Cristiano Caccamo ospite a ‘La Volta Buona’: il racconto di un talento tra cinema, teatro e cucina

Cristiano Caccamo ospite a ‘La Volta Buona’: il racconto di un talento tra cinema, teatro e cucina

L’attore nella miniserie Rai su Leopardi

Cristiano Caccamo, uno degli attori emergenti più apprezzati del panorama italiano, sarà ospite oggi a ‘La Volta Buona’, il talk show di Rai 1 condotto da Caterina Balivo. L’attore è tra i protagonisti della nuova miniserie ‘Leopardi – Il poeta dell’Infinito’, dove interpreta Antonio Ranieri, amico fidato del poeta recanatese.

Un percorso artistico poliedrico

Nato nel 1989 a Taurianova, in Calabria, Cristiano è figlio del poeta e scrittore Michele Caccamo. Dopo essersi diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, debutta a teatro nel 2010 con l’opera Ciechi. Il suo esordio come protagonista al cinema arriva nel 2014 con il film Cenere, dove interpreta Julien, un artista di strada.

In televisione, Cristiano ottiene notorietà con il ruolo di Quinto ne ‘Il paradiso delle signore’ (2015) e prosegue con ‘Che Dio ci aiuti’ (2017), dove veste i panni di un giovane cardiochirurgo. Nel 2018, il successo cresce grazie alla sua partecipazione alla serie ‘Don Matteo’.

Oltre alla recitazione, Cristiano ha mostrato il suo lato ironico partecipando nel 2023 al programma comico ‘Lol – Chi ride è fuori’.

Un legame speciale con Diana Del Bufalo

Tra le collaborazioni più significative c’è quella con Diana Del Bufalo, conosciuta sul set di Che Dio ci aiuti. Nel 2020, i due partecipano insieme al reality di Amazon Prime Video ‘Celebrity Hunted: Caccia all’uomo’, mostrando grande sintonia e complicità.

“Tra me e Diana c’è un’amicizia profonda e sincera, ma non c’è mai stato nulla di romantico”, ha dichiarato Caccamo in un’intervista.

La passione per la cucina e un nuovo progetto imprenditoriale

Lontano dal set, Cristiano coltiva una passione per la cucina, che ha trasformato in un progetto concreto. Un anno fa ha inaugurato un ristorante a Roma, un omaggio ai sapori dell’infanzia e ai ricordi legati al cibo preparato dalla nonna. “Per me, il cibo è un collante, qualcosa che unisce le persone”, ha raccontato. Guardando al futuro, sogna di aprire un nuovo locale, magari all’estero.

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