Codacons contro il concerto di Tony Effe: nuovo ricorso al Tar Lazio

Codacons contro il concerto di Tony Effe: nuovo ricorso al Tar Lazio

Il Codacons torna a intervenire sulla controversia legata al concerto del rapper Tony Effe (pseudonimo di Nicolò Rapisarda), previsto per la sera del 31 dicembre 2024 presso il Palazzo dello Sport di Roma. L’associazione ha presentato un’istanza al Tar Lazio chiedendo la rimozione dalla scaletta dei brani con contenuti ritenuti violenti o offensivi verso le donne.

Il ricorso e la posizione del Tar

In un primo ricorso, il Codacons aveva chiesto l’annullamento dell’autorizzazione concessa da Roma Capitale per lo svolgimento dell’evento. Tuttavia, il Tar Lazio, con il decreto cautelare monocratico n. 998/2024, ha deciso di rinviare la questione alla camera di consiglio del 14 gennaio 2025. Tale data, però, è successiva al concerto, rendendo di fatto inutile una valutazione ex post.

Per questo motivo, l’associazione ha presentato una nuova istanza, chiedendo:

  • La revoca del decreto cautelare monocratico n. 998/2024.
  • Un nuovo decreto cautelare per escludere dalla scaletta del concerto i brani caratterizzati da testi violenti o misogini.

I brani contestati

Il Codacons ha elencato nel suo ricorso alcune canzoni di Tony Effe che, secondo l’associazione, veicolerebbero messaggi inaccettabili. Tra questi:

  • DM
  • Mi piace
  • Dopo le 4
  • Miu Miu
  • Il Doc 2
  • Taxi sulla luna

L’associazione ritiene che tali brani contengano testi che contrastano con il rispetto delle donne e i principi di legge.

L’impatto del caso

La vicenda del concerto di Tony Effe ha riacceso il dibattito sull’opportunità di concedere spazio pubblico ad artisti i cui testi sono ritenuti offensivi o violenti. L’intervento del Codacons riflette una crescente attenzione verso i contenuti veicolati da eventi culturali e la loro compatibilità con i valori di inclusività e rispetto.

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