![Addio a Walter Pedullà, figura centrale della critica letteraria italiana Addio a Walter Pedullà, figura centrale della critica letteraria italiana](https://i3.wp.com/www.adnkronos.com/resources/0294-1cab481fa5e1-be37a582758a-1000/format/medium/walter_pedula_morto_agenzia_fotogramma_fgr.jpeg?w=345&resize=345,230&ssl=1)
Il mondo della cultura e della letteratura italiana piange la scomparsa di Walter Pedullà, saggista, critico letterario e intellettuale militante, morto a 94 anni nella sua casa di Roma il 26 dicembre 2024, al termine di una lunga malattia legata al morbo di Parkinson.
La carriera accademica e giornalistica
Nato a Siderno (Reggio Calabria) il 10 ottobre 1930, Pedullà si laureò in lettere all’Università di Messina sotto la guida di Giacomo De Benedetti, di cui divenne successore alla cattedra di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Professore emerito dal 2005, è stato un punto di riferimento per generazioni di studenti e studiosi, oltre che padre del docente universitario e scrittore Gabriele Pedullà.
Come giornalista professionista, collaborò con numerose testate, tra cui L’Avanti!, Il Messaggero, L’Unità, e Italia Oggi. Fu critico letterario del quotidiano L’Avanti! dal 1961 al 1993 e curò prestigiose opere, come la “Storia generale della letteratura italiana” in 12 volumi edita da Rizzoli e Motta.
Ruolo nelle istituzioni e impegno culturale
Pedullà fu una figura di spicco nella promozione culturale italiana:
- Consiglio di Amministrazione della Rai (1977-1992) e Presidente della stessa (1992-1993).
- Presidente del Teatro di Roma (1995-2001).
- Presidente o giurato di prestigiosi premi letterari, tra cui Strega, Viareggio, Campiello e Flaiano.
Fu tra i fondatori della Cooperativa Scrittori, con intellettuali come Elio Pagliarani, Luigi Malerba e Giorgio Manganelli, e vicepresidente della stessa. Collaborò con case editrici come Lerici e Rizzoli, curando le opere di autori di primo piano, tra cui Italo Svevo, Corrado Alvaro e Luigi Malerba.
Opere principali
Autore di numerosi libri, Pedullà si occupò di temi fondamentali del Novecento, tra cui futurismo, comicità, neoavanguardia, e questione meridionale. Tra le sue opere più significative:
- “La letteratura del benessere” (1968)
- “La rivoluzione della letteratura” (1973)
- “Alberto Savinio” (1991)
- “Le armi del comico” (2001)
- “Per esempio il Novecento” (2008)
- “Giro di vita. Autobiografia di un intellettuale” (2011)
Un’eredità culturale indelebile
Nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, Pedullà ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura italiana del XX secolo, come critico, docente e promotore culturale. Le sue opere e il suo impegno dietro le quinte hanno plasmato il panorama culturale del Paese, celebrando autori e movimenti che hanno segnato la storia della letteratura italiana.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde una voce autorevole, un intellettuale capace di coniugare profondità accademica e passione civile.