È morta oggi, all’età di 78 anni, l’attrice spagnola Marisa Paredes, iconica musa del regista Pedro Almodóvar. Il decesso è avvenuto all’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid a causa delle complicazioni di un problema coronarico. L’annuncio è stato dato sui social dall’Accademia del Cinema spagnolo.
Una carriera tra teatro, cinema e successi internazionali
Nata a Madrid il 3 aprile 1946 in una famiglia di modesta estrazione sociale, Marisa Paredes lasciò presto gli studi per lavorare come apprendista sarta. La passione per la recitazione la spinse, negli anni Sessanta, a intraprendere la carriera teatrale portando in scena opere di Ibsen, Shakespeare, Čechov e Camus. Parallelamente, cominciò a recitare per il cinema in ruoli secondari, esordendo nel 1961 con il film Il diabolico dottor Satana di Jesús Franco.
Il sodalizio con Pedro Almodóvar segnò la svolta della sua carriera. Dopo aver interpretato suor Estiercól in L’indiscreto fascino del peccato (1983), divenne celebre grazie al ruolo della cantante pop in Tacchi a spillo (1991). Nel 1995, Almodóvar le affidò uno dei personaggi più complessi e intensi del suo cinema in Il fiore del mio segreto, dove Paredes interpreta una scrittrice di romanzi rosa in crisi, vincendo un Premio Goya.
Successo internazionale e collaborazioni con grandi registi
Raggiunta la notorietà a livello internazionale, Marisa Paredes fu scelta da registi di fama mondiale:
- Interpretò la madre di Dora in La vita è bella (1997) di Roberto Benigni.
- Lavorò con Giacomo Battiato in Cronaca di un amore violato (1995).
- Recitò in Tre vite e una sola morte (1996) del cileno Raúl Ruiz e nei film del messicano Arturo Ripstein, come Profundo carmesí (1996) e Nessuno scrive al colonnello (1999).
La collaborazione con Almodóvar proseguì nei capolavori Tutto su mia madre (1999), Parla con lei (2002) e La pelle che abito (2011).
Gli ultimi anni e il ricordo del premier spagnolo
Marisa Paredes continuò a lavorare con registi di prestigio, come Guillermo del Toro in La spina del diavolo (2001), Manoel de Oliveira in Specchio magico (2005) e Cristina Comencini in Latin Lover (2015). Tra le sue ultime interpretazioni figura Nonostante tutto (2019) di Gabriela Tagliavini.
La scomparsa di Marisa Paredes ha suscitato un’ondata di cordoglio in Spagna e nel mondo del cinema. Il premier spagnolo Pedro Sánchez, in un messaggio su X, ha ricordato l’attrice come “una delle più importanti interpreti che il nostro Paese abbia mai avuto. La sua presenza nel cinema e nel teatro, così come il suo impegno per la democrazia, saranno un esempio per le generazioni a venire. Grazie, Marisa.”
Riconoscimenti e premi
Nel corso della sua straordinaria carriera, Marisa Paredes ha ricevuto numerosi riconoscimenti:
- Premio Nazionale del Cinema (1996)
- Medaglia d’Oro al Merito delle Belle Arti (2007)
- Goya d’Onore (2018)
Fu anche presidente della giuria del Festival di Berlino nel 2000 e, nello stesso anno, divenne presidente dell’Accademia del Cinema Spagnolo.