Sabato 14 dicembre, in seconda serata su Retequattro, l’ultimo appuntamento dell’anno con Confessione Reporter, condotto da Stella Pende, affronta un tema complesso e delicato: la storia dei “Figli di nessuno”, ovvero bambini, ora adulti, le cui madri hanno scelto di non crescerli.
Il diritto di conoscere le proprie origini
In Italia, il tema delle origini biologiche è regolato da una sentenza della Corte di Cassazione (1946/2017), che consente a chi ha compiuto 25 anni di richiedere al Tribunale dei Minori se la propria madre biologica desidera conoscerlo. La madre può accettare o rifiutare l’incontro, garantendo la massima tutela della privacy. Tuttavia, il percorso per chi cerca le proprie radici è spesso solitario e privo di un supporto strutturato.
L’assenza di un supporto adeguato
L’Italia non dispone di un servizio di accompagnamento dedicato a proteggere sia i figli adottati sia i genitori biologici nel momento delicato del contatto. Chi accede alle informazioni sui propri genitori o eventuali fratelli e sorelle deve affrontare l’esperienza senza un adeguato sostegno psicologico e relazionale.
Testimonianze di chi ha trovato o perso le proprie radici
Durante l’episodio, Stella Pende dà voce a coloro che hanno ritrovato il calore dell’abbraccio materno e a chi, invece, continua a vivere con il vuoto lasciato dall’impossibilità di ricostruire la propria identità. Le storie raccolte evidenziano l’importanza e la complessità del diritto di conoscere le proprie origini, un aspetto centrale nella vita di chi è stato adottato o abbandonato alla nascita.
L’episodio chiude il 2024 di Confessione Reporter, confermando l’impegno del programma nell’affrontare temi sensibili e rilevanti con profondità e rispetto.