Pier Silvio Berlusconi commenta le sfide televisive: Mediaset, Rai e il futuro dell’audiovisivo italiano

Pier Silvio Berlusconi commenta le sfide televisive: Mediaset, Rai e il futuro dell’audiovisivo italiano

Il ruolo della Rai e il canone

Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mfe-Mediaset, ha espresso la sua opinione sul ruolo della Rai nel panorama audiovisivo italiano. “La Rai è il motore del Festival di Sanremo e mi auguro che rimanga tale. Abbassare il canone? Lo considero una mossa di propaganda, nonostante il mio rapporto personale con Matteo Salvini sia ottimo”. Berlusconi ha sottolineato l’importanza di investire nel settore audiovisivo, evidenziando che l’Italia è uno dei Paesi che investe meno in questo ambito. “Indebolire il sistema aprirebbe le porte alle multinazionali”, ha aggiunto.

Analisi dei programmi Mediaset

L’AD ha affrontato anche il tema delle produzioni Mediaset, tracciando un bilancio del “momento eccezionale” dell’azienda:

  • Striscia la Notizia: “Dopo 37 anni è normale affrontare delle difficoltà, ma sono fiducioso nel lavoro di Antonio Ricci. Non escludo in futuro un’alternanza di prodotto”.
  • La Talpa: “Non è stato un successo perfetto, ma il suo aspetto crossmediale ha funzionato. Potremmo riprovarci”.
  • This Is Me: Un progetto nato da una collaborazione tra Berlusconi, Maria De Filippi e la conduttrice Silvia Toffanin, che si è rivelato un successo. “Mi auguro altre edizioni”.

Conferme e prospettive future

Sul fronte del talento e della programmazione, Berlusconi ha confermato il coinvolgimento di Federica Panicucci e Barbara Palombelli, mentre per Myrta Merlino si valuta un possibile cambiamento rispetto a Pomeriggio 5. Per quanto riguarda Andrea Giambruno, Berlusconi ha ribadito l’importanza della “responsabilità di un programma” rispetto alla semplice presenza in video: “Tornerà in onda, ma non ci sono ancora progetti specifici”.

Mediaset e le sfide dell’audiovisivo

Berlusconi ha concluso sottolineando il ruolo cruciale delle aziende italiane nell’affrontare le sfide globali dell’audiovisivo. “È fondamentale che la politica sostenga questo settore strategico per evitare di lasciare spazio ai giganti multinazionali”.

 

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