Pupo ospite della tv russa per cantare il suo nuovo singolo. Il conduttore: “Bravo maestro”

Pupo ospite della tv russa per cantare il suo nuovo singolo. Il conduttore: “Bravo maestro”

È un dato di fatto: Pupo è un idolo assoluto in Russia. Il cantante, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, è recentemente volato a Mosca per presentare il suo nuovo singolo, Insieme. Ospite di Russia 1, il principale canale pubblico del Paese, Pupo si è esibito tra gli sguardi entusiasti dei conduttori. Uno di loro, al termine della performance, ha commentato: “Bravo, bravo maestro”.

Tuttavia, sui social non sono mancate le polemiche. In molti hanno criticato la scelta di esibirsi nuovamente in Russia, Stato ancora coinvolto nel conflitto con l’Ucraina. Tra i commenti negativi, qualcuno ha scritto: “Lì lo apprezzano? Ci rimanga”. Altri, seppur in minoranza, hanno invece difeso il cantante, sostenendo che si tratti esclusivamente di una scelta lavorativa che non implica posizioni politiche.

A inizio anno, Pupo era già stato in Russia, spiegando di credere profondamente nel potere della musica come strumento di pace. “Credetemi, amici lettori – aveva scritto – non faccio questo per necessità economiche né per il desiderio di essere più famoso e amato. Non ho bisogno né dell’uno né dell’altro. Lo faccio perché ho fatto un sogno. Ho sognato che una canzone, una semplice canzone, illuminava le menti di due uomini. Due uomini che non condividevano nulla, tranne la passione per quella canzone. Il sogno finiva con loro che cantavano insieme il ritornello e, mentre si stringevano la mano, i loro popoli tornavano ad essere fratelli”.

Il 2 dicembre, Pupo ha replicato su X (ex Twitter), pubblicando una foto del panorama dalla finestra della sua camera a Mosca. Nel post, ha scritto: “Sono a Mosca e questo è ciò che vedo dalla mia finestra. A quanto pare, non sono l’unico italiano ad aver scelto di continuare serenamente e pacificamente a fare il proprio lavoro”.

Nonostante le critiche, Pupo continua a portare avanti il suo messaggio di pace, sostenendo che la musica possa superare ogni confine e differenza.

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