La riapertura della cattedrale di Notre-Dame, dopo 5 anni dall’incendio che l’ha devastata nel 2019, “per me ha un valore doppiamente inestimabile. Grazie a Victor Hugo, a questa storia che vive nelle sue pietre, ho avuto il privilegio di darle una voce, iniziando una seconda carriera come compositore. Sono molto felice anche che la mia opera popolare Notre Dame de Paris tornerà presto in Italia”. Parola di Riccardo Cocciante che all’Adnkronos parla del suo legame profondo con la cattedrale, avendo il cantautore e compositore firmato le musiche dell’opera pop ‘Notre Dame de Paris’ (tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo), che debuttò a Parigi nel 1998 e nella versione italiana a Roma nel 2002. “La cattedrale Notre-Dame de Paris ha un valore storico inestimabile – prosegue Cocciante – un patrimonio universale da oltre 800 anni, sopravvissuto a rivoluzioni e guerre. Intorno a questa tragedia dell’incendio si è visto il miracolo dell’unificazione del mondo intero, al di là dei non credenti, delle religioni, delle opinioni. Impariamo da Notre-Dame de Paris che rimase in piedi e che ora tornerà a incantare”.
La riapertura della cattedrale viene celebrata anche in un post di Vivo Concerti, da sempre produttore e distributore italiano dell’opera pop: “Ogni cosa crolla e, quando la notte tra il 15 e il 16 aprile 2019 abbiamo visto la Cattedrale di Notre Dame abbracciata dalle fiamme, ci siamo sentiti crollare anche noi. Non più Gringoire a cantare l’amore di Quasimodo mentre Esmeralda danza sotto il suo sguardo. Non più rifugio per le anime, perse o ritrovate, non più Clopin, Frollo, non più Febo o Fiordaliso. Non c’era più nulla. Oggi, 7 dicembre 2024, la Cattedrale e le storie che da secoli custodisce, tornano a vivere. Ogni cosa crolla, l’importante è tornare su, verso le stelle. Bentornata Nostra Signora. Bentornata Notre Dame. Ci vediamo presto”, conclude il post alludendo al ritorno imminente sulla scena dell’opera pop.