Il cantautore lancia una ballad che nasce dalla “sensazione di smarrimento e rivincita”
Pubblicato:22-11-2024 11:22Ultimo aggiornamento:22-11-2024 11:22
Ph. Filippo Maffei
Lorenzo Jovanotti è tornato. È disponibile da oggi “Montecristo”, il primo capitolo di una nuova avventura che parte oggi in radio e su tutte le piattaforme digitali, e anticipa l’album in uscita il prossimo 31 gennaio. Il cantautore lancia uno dei suoi testi più profondi e introspettivi. E già dalla prima frase lo si intuisce: “Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi”.
“Montecristo è nata per caso, o per forza, come succede con i sogni- spiega Jova-. È un brano che racchiude un’atmosfera metafisica, nato probabilmente durante la mia prima convalescenza, dopo l’intervento di un anno e mezzo fa. In quel periodo ascoltavo l’audiolibro de Il Conte di Montecristo, un romanzo che avevo letto circa quindici anni fa e che mi aveva affascinato. L’audiolibro, letto da Andrea Giordana, mi ha fatto compagnia per giorni. Dumas, che ha scritto anche I tre moschettieri, è un narratore immenso, e mi sono ritrovato a identificarmi con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto — l’amore, il suo ruolo nella società — e si ritrova da solo in una cella, da dove inizia il suo percorso di rinascita. Per me scrivere è sempre un esercizio, un modo per elaborare quello che vivo, e da quella sensazione di smarrimento e rivincita è nato il testo“.
Sulla produzione del pezzo, Lorenzo aggiunge: “Poi un giorno Dario Faini (Dardust) mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo piccolo studio a Milano. Ho provato ad adattare il testo alla sua musica, e subito ho capito che funzionava. In pochi minuti abbiamo dato vita alla canzone, ma come sempre accade, il lavoro di rifinitura ha richiesto mesi”.
“Montecristo” così unisce introspezione e modernità. La voce di Lorenzo è al centro di un cielo lirico fatto di archi e un pavimento urbano fatto di reggaeton elettronico incalzante creando un’atmosfera spiazzante, un’inquietudine vitale e struggente che si balla. Parla di rinascita, di elaborazione del trauma, di cambiamento e di libertà.
“Il brano unisce due mondi: il reggaeton, con il suo ritmo contagioso, che ormai è diventato il suono del mondo, e un’atmosfera orchestrale, più classica. In mezzo, ci sono io e la mia storia. – racconta Lorenzo – È una canzone che evoca avventura, ricerca e anche mancanza, quel vuoto che ci spinge a muoverci per trovare ciò che cerchiamo. Una frase chiave è: Anche quando sei con me mi manchi”.
Dardust, che con Lorenzo aveva già collaborato in “Nuova Era”, aggiunge: “Avere Lorenzo in studio è una delle cose migliori che possano capitare. Positività, entusiasmo, coraggio ed esplorazione. Dopo un lungo periodo di pausa come produttore, non poteva esserci per me ritorno migliore di questo, con un brano intenso, audace e al di fuori di ogni campionato come Montecristo.”
IL VIDEO: UN CORTO VISIONARIO
Il singolo è accompagnato da un videoclip, diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts, girato al Lido di Staranzano, in provincia di Gorizia, alle prime ore della mattina.
“È un video che definirei avventuroso, metafisico e psichedelico. La location è incredibile e mi riporta a molte immagini e sensazioni presenti nella canzone: immaginazione, sogno e ritorno”, racconta Lorenzo. “La trama- continua- non segue un filo logico, è come un sogno: non c’è una vera narrazione, il sogno arriva e basta. Questo video racconta un momento della mia vita che parla di tempo, trauma, recupero e rinascita. È un viaggio, che è sempre un tema fondamentale della mia musica.
Lorenzo interpreta un personaggio immaginario che approda su un’isola misteriosa dopo un naufragio simbolico e fa i conti con i suoi demoni, le sue paure, ma soprattutto con se stesso, con i suoi desideri e le sue passioni.
“Il protagonista del video potrebbe essere un naufrago, forse il cameriere di una festa su una nave, o magari il capitano, o ancora un semplice marinaio. Si ritrova su un’isola desolata, dove incontra figure che potrebbero esistere solo nella sua mente: ombre, tribù di spiriti, una sirena. Abbiamo inserito elementi che ci venivano in mente man mano, come un duello di scherma con un’ombra, un cavallo — che è anche il mio segno nell’oroscopo cinese e un animale con cui mi identifico — e persino un antico amuleto con l’incisione Laurensius Juvenis Artifex, ‘il giovane Lorenzo artista’. È un oggetto che il protagonista trova sull’isola e che gli ricorda, per un attimo, di essere stato un imperatore in una vita passata”.