A confermare le voci che si rincorrono da mesi sulla giovane popstar è Suge Knight, co-fondatore della Death Row Records
Pubblicato:15-11-2024 16:05Ultimo aggiornamento:15-11-2024 16:08
Foto da Instagram
Nuove accuse arrivano nei confronti di Sean ‘P Diddy’ Combs, in carcere con le accuse di abusi e traffico sessuale, oltre che quella di sfruttamento della prostituzione. Sempre da dietro le sbarre (ma per una condanna a 28 anni per omicidio volontario), questa volta ad aggiungere dettagli non è una delle tante vittime, ma Suge Knight, co-fondatore della Death Row Records.
Il produttore, in un’intervista rilasciata a Michael Franzese, ha confermato le voci che da tempo parlano di Justin Bieber come persona abusata dal rapper. “La cosa più triste che Diddy e i suoi hanno fatto è quello che hanno fatto a Justin Bieber- ha dichiarato-. Hanno abusato sessualmente di lui”.
“Odio dirlo- ha spiegato- perché mi piace Justin Bieber. Mi dispiace per lui. Questo non sarebbe successo se fosse provenuto da una famiglia ricca. Veniva da una famiglia povera, aveva talento e sarebbe potuto diventare più grande di Michael Jackson”. Insomma, allora minorenne e agli esordi, Bieber avrebbe subito l’influenza di Diddy, tra i più grandi nomi dell’hip hop mondiale. Così, “la questione delle droghe e delle cose che ha permesso a questi uomini adulti di fare è malsana e fottuta”. Secondo quanto spiega Knight, Diddy e i suoi – tutti uomini adulti – organizzavano anche delle vacanze e portavano con loro Bieber. Quello che succedeva non è diverso da quello che è stato raccontato dai White Party e dai Freaks off messi in piedi normalmente. “Tutti sapevano”, ha sottolineato Knight in quella che dice essere la sua verità. Tutti sono rimasti in silenzio. Lo stesso Bieber, però, recentemente diventato papà per la prima volta, continua a tacere sulla questione.