È morto Quincy Jones, il produttore di Michael Jackson

È morto Quincy Jones, il produttore di Michael Jackson

Una carriera lunga 70 anni e una vita altrettanto ricca: il musicista si è spento la scorsa notte nella sua casa di Bel Air
Pubblicato:04-11-2024 11:40Ultimo aggiornamento:04-11-2024 11:40

Se ne va a 91 anni la leggenda della musica Quincy Jones. Produttore, musicista e compositore che per quasi 20 anni è stato legato alla figura di Michael Jackson. Ma non solo. Ha aggiunto il tuo tocco magico anche ai lavori di personaggi come Frank Sinatra, Donna Summer e Aretha Franklin. Più recentemente ha collaborato anche con The Weeknd.

Jones è morto domenica notte nella sua casa di Bel Air, in California, circondato dalla sua famiglia. Proprio loro hanno comunicato la scomparsa ai media: “Stasera, con il cuore completamente a pezzi, dobbiamo condividere la notizia della morte di nostro padre e fratello Quincy Jones. E nonostante questa sia una perdita incredibile per la nostra famiglia, celebriamo la grande vita che ha vissuto e sappiamo che non ci sarà mai nessun altro come lui”.

UNA VITA PIENA DI SUCCESSI

Jones ha avuto una vita e una carriera altrettanto piena. Settant’anni pieni di musica. È terzo solo a Beyoncé e Jay-Z in fatto di nomination ai Grammy Awards. Ed è il terzo anche per statuette vinte con 28 Grammy. Quincy Jones era nato a Chicago il 14 marzo 1933 e sin da bambino aveva sviluppato la passione per il pianoforte. A 16 anni suonava in una band con un altrettanto giovane Ray Charles. Ha studiato musica alla Seattle University.

Oltre ad aver prodotto tre album di Michael Jackson e la celeberrima “Thriller”, Quincy Jones è stato dietro anche “We are the world”, il brano corale cantato da 45 star per beneficenza (oltre Jackson c’erano anche Bruce Springsteen, Stevie Wonder, Cindy Lauper, Diana Ross, Lionel Richie, Bob Dylan, Dionne Warwick e tanti altri). Un pezzo realizzato in pochissimo tempo come viene raccontato nel documentario di Netflix dedicato a Jones, “We are the world. La notte che ha cambiato il pop”.

Un certo attivismo lo ha caratterizzato fin dagli Anni 60 con il sostegno a Martin Luther King. È stato, poi, tra i fondatori dell’Institute for Black American Music e ha contribuito alla nascita del Black Arts Festival a Chicago. Da afroamericano è stato il primo a ricevere una nomination agli Oscar per Miglior canzone originale con “The Eyes of love” per il film “Il club degli intrighi”. Tra le prime volte anche quella sulla luna: “Fly me to the moon” di Frank Sinatra, da lui arrangiata, è stata la prima canzone a essere suonata sul satellite della Terra durante la missione Apollo 11.

Nel 1990 ha anche creato la società di produzione televisiva Quincy Jones Entertainment. Il progetto più grande realizzato è quello de Il principe di Bel-Air che ha lanciato Will Smith.

Jones si è sposato tre volte, ha avuto 7 figli.

Torna in alto