Un album per invocare la luce

Un album per invocare la luce

Un disco che incornicia e racconta “un tempo fuori dal tempo, quello delle feste”. Un disco che, in una fase storica così buia, possa aiutare ad avviarsi “verso la luce, invocandola”. Vinicio Capossela torna con ‘Sciusten feste n.1965’, il nuovo album per Warner Music Italy, disponibile in formato cd, doppio vinile e su tutte le piattaforme digitali. Il lavoro, registrato tra il 2020 e il 2021 insieme alla storica band dell’artista, contiene quindici canzoni tra riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi di cui tre brani inediti – ‘Voodoo Mambo’, ‘Sciusten feste n.1965’ e ‘Il guastafeste’ – e si avvale della partecipazione di alcuni ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney, Vincenzo Vasi e le Sorelle Marinetti.

“E’ un disco – racconta Capossela – che ha una storia vera alle spalle e continua ad avercela. Sono moltissimi anni, infatti, che facciamo concerti per le feste. Concerti che propongono un repertorio che rinnova, tra l’altro, l’idea dell’innocenza. Eravamo così impegnati a suonare che non c’è mai stata l’occasione di registrarlo. E’ dal 2001 che facciamo insieme concerti con questo repertorio: quindi ha una sua verità che va un po’ al di là del tempo. Quest’anno, poi, cadono i 25 anni dal primo concerto al Fuori orario”. Ovvero il locale storico, affacciato sui binari della ferrovia a Taneto, (frazione di Gattatico in provincia di Reggio nell’Emilia), dove l’artista ha realizzato il primo concerto nel 1999. Da allora ha continuato ogni dicembre ad esibirsi per celebrare le festa. Interpretazioni che hanno creato una comunità e una tradizione, quella del ‘Natale al Fuori Orario’. Una storia celebrata anche nel film documentario ‘Natale Fuori Orario’, presentato lo scorso 17 ottobre alla Festa del Cinema di Roma nella sezione ‘Freestyle’ e distribuito dalla Cineteca di Bologna.”Si tratta di un disco che vuole farci ballare, che in qualche modo ha voglia di farci muovere. Lo pubblichiamo quest’anno perché – scherza Capossela – finalmente abbiamo trovato la copertina che raffigura un cane che cerca di stare in equilibrio”. C’è, però, un ulteriore ‘ingrediente’ che arricchisce ‘Sciusten feste n.1965′. E’ “il richiamo alla famiglia. Il titolo – spiega Capossela – viene da una storpiatura di mio padre della parola ‘Schützenfest’. Nei concerti al Foro Orario, però, abbiamo cercato di dare ricovero a tutte le nostre seconde famiglie, quelle che si formano con l’amicizia”. In altri termini il mondo “degli affetti durevoli. Si può ben dire che è un disco di famiglia ma molto, molto allargata”.L’album viene presentato dal vivo in Italia e in Europa in un tour dal titolo ‘Conciati per le feste’. Iniziato ieri con l’anteprima nazionale al Teatro Splendor ad Aosta, il tour proseguirà sabato 2 novembre al Teatro Verdi a Cesena, venerdì 8 novembre al Teatro Cartiere Carrara a Firenze, venerdì 15 novembre all’Estragon a Bologna, domenica 17 novembre all’Eremo a Molfetta e martedì 19 novembre alla Casa della Musica Federico I a Napoli.

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