Report, il ministro Giuli e un nuovo ‘caso Boccia’: le anticipazioni

Report, il ministro Giuli e un nuovo ‘caso Boccia’: le anticipazioni

Domenica 27 ottobre alle 20.30, su Rai 3 e RaiPlay, inizia la nuova stagione di ‘Report’. Ci saranno cinque inchieste: ecco quali.

LE INCHIESTE DELLA PRIMA PUNTATA DI REPORT

La prima è “Da Boccia a Boccioni“, un’inchiesta di Giorgio Mottola con la collaborazione di Greta Orsi sulla gestione del Maxxi di Roma durante la presidenza dell’attuale ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e del suo ex capo di gabinetto, Francesco Spano. In particolare, si discuterà dei finanziamenti pubblici ottenuti dal Maxxi e della gestione della mostra sul futurismo. Per la prima volta, parla a Report Alberto Dambruoso, storico dell’arte: “Il mio caso è identico a quello della Boccia. Mi era stato detto di occuparmi della mostra sul futurismo, ma dopo un anno e mezzo mi hanno comunicato che dovevo fare un passo indietro”.

A seguire, “Liguria nostra”, di Luca Chianca in collaborazione con Alessia Marzi, che ritorna sull’arresto dell’ex presidente della Regione Giovanni Toti, dell’ex presidente dell’autorità portuale Emilio Signorini, e di uno dei più importanti terminalisti del porto, Aldo Spinelli. Un terremoto giudiziario che ha costretto la Regione Liguria a nuove elezioni. L’inchiesta cerca di comprendere i nuovi equilibri politici e i nuovi candidati, ripartendo dalle ultime regionali del 2020.

La nuova diga foranea è un progetto da 1,3 miliardi che permetterebbe l’ingresso nel porto di Genova di navi sempre più grandi. Una delle grandi scommesse di Toti e Bucci. Un operaio ha documentato lo stato dei cassoni sul fondale marino.

I legami della sinistra genovese con il mondo portuale sono da sempre profondi. Nel 2021, Spinelli decide di ospitare in barca anche l’ex presidente della Regione Burlando, insieme al neo eletto consigliere Pd Sanna.

“Rimetta a posto la candela” è l’inchiesta di Manuele Bonaccorsi con Thomas Mackinson e Madi Ferrucci. La procura di Macerata ha concluso le indagini su Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, accusato di aver esposto in mostra e contraffatto un’opera del Seicento su cui pendeva una denuncia di furto. Si tratta della Cattura di San Pietro, del caravaggista Rutilio Manetti, che risultava rubata nel 2013 al castello di Buriasco, in provincia di Torino. Sgarbi aveva esposto a Lucca nel 2021 un dipinto pressoché identico, eccetto per un particolare: una fiaccola in alto a sinistra. L’indagine giudiziaria era nata da un’inchiesta realizzata da “Report” e da un giornale nel dicembre del 2023.

L’indagine condotta dal Nucleo di Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri si focalizza su un’opera d’arte rubata a Buriasco e una di proprietà di Sgarbi. Sono due diverse copie dello stesso soggetto, come sostenuto da Sgarbi, o si tratta della stessa opera? Qualcuno ha aggiunto la candela? E su ordine di chi?

Un drammatico evento si è verificato nel cuore della notte tra il 16 e il 17 giugno 2024. Una barca a vela di turisti francesi ha soccorso un’altra imbarcazione in difficoltà, a circa 120 miglia dalle coste calabresi. A bordo vi erano 12 migranti, una parte di un gruppo di 76 persone, tra cui un terzo bambini, partiti una settimana prima da Bodrum, in Turchia. Questo è noto come il naufragio di Roccella Jonica, con i sopravvissuti trasportati dalla Guardia Costiera. Il programma Report, con testimonianze inedite, esplora tutte le fasi di quel tragico evento, dal primo allarme lanciato da Alarm Phone alla gestione dei sopravvissuti e il loro rimpatrio.

Cala il silenzio sulla tragedia di Roccella Jonica. Secondo @scandura, “L’informazione è ormai blindata. Il soccorso in mare è trattato come un segreto di Stato”. Chi decide la strategia? Per l’ammiraglio Vittorio Alessandro è il Viminale.

Infine, evidenziamo la storia di solidarietà a Vasto, raccontata da Chiara De Luca. La riserva di Punta Aderci, simbolo del litorale abruzzese, è gestita dal 2006 dalla cooperativa Cogcstre, su incarico del Comune, con un finanziamento annuo di circa 40mila euro da Regione e Comune. La riserva, con i suoi habitat protetti, è lo scenario di una straordinaria avventura di altruismo, dove i cittadini di Vasto si sono uniti per salvare sette capodogli spiaggiati sulla costa di Punta Penna. Questa è una testimonianza del potere della comunità quando agisce unita.

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