Mahmood, a Milano un rave teatrale: “Un sogno essere qui”

Mahmood, a Milano un rave teatrale: “Un sogno essere qui”

Una grandissima festa, o meglio, un ‘rave teatrale’. Il Forum di Assago si trasforma per Mahmood, sul palco per la prima delle due date milanesi del suo N.L.D.A. tour, la sua prima tournée nei palasport, un successo annunciato. E infatti, dopo la data di Jesolo, la serata è completamente sold out, e vede giocare in casa il milanesissimo Mahmood, con la sua miscela unica di pop, R&B e melodia. Autore e performer di successo, non solo sulla scena italiana ma anche internazionale, Mahmood è sempre sembrato una scheggia impazzita nel panorama musicale italiano, riuscendo a coinvolgere trasversalmente più generazioni e persone con gusti davvero differenti. Ha vinto due volte il Festival di Sanremo e ha dominato le classifiche con brani a volte ballabili, altre volte più introspezivi, ma sempre con l’abilità di coniugare pop e testi personali in modo accattivante.

Il concerto è composto da diversi quadri estetici, alternando atmosfere sognanti a quelle più underground, a sottolineare i suoi mondi molteplici ed è diviso in tre atti. Il primo quadro lo vede nello studio di un dentista dove, sotto anestesia, Mahmood si addormenta e inizia a sognare, immaginando di intraprendere un viaggio. Le luci si abbassano e lui appare: capelli laccati e occhiali da sole, opta per un look personalizzato di Prada per l’apertura di tutta la tournée, con un cappotto, camicia total black e cravatta rossa. Ma i cambi d’abito saranno numerosi durante lo spettacolo: ben otto, tutti rigorosamente su misura con creazioni firmate Louboutin, Willy Chavarria, Luis de Javier, Palomo Spain, T.C., Isabel Marant e un abito d’archivio Jean Paul Gaultier couture. Look impeccabili, come sempre.

In quasi due ore di live, Mahmood esegue i suoi più grandi successi, dai brani degli esordi alla hit ‘Tuta Gold’, con cui lo scorso febbraio ha partecipato nuovamente alla rassegna sanremese. La sua voce e i suoi movimenti riempiono più di una semplice scenografia ispirata alle atmosfere del manga ‘Ghost in the Shell’. È Mahmood nella sua versione più sexy, ne è consapevole e ci gioca, e così il palco si trasforma in un club. I ritornelli sono incalzanti, ma lui trova sempre il modo e l’occasione per parlare con il suo pubblico. “Mi sta venendo un infarto, – dice – sono molto felice di essere qua, è un sogno. Venivo al Forum da bambino e ora? Ora sono con voi”. Poi, come da rito, legge i cartelloni, scherza e ride con i fan.

Il concerto inizia con ‘Bakugo’ subito dopo la intro e poi ‘Tutti contro tutti’, ‘Nei letti degli altri’ e ‘Paradiso’. Il cantautore intrattiene e offre momenti più intimi e altri più scatenati che si mescolano alla sua vocalità sempre precisa e talvolta persino virtuosa. Mahmood presenta un repertorio variegato, passa da brani frizzanti e movimentati ad altri come ‘Nel tuo mare’ o ‘Rapide’, dove emerge il suo talento cristallino e la sua versatilità vocale. Alcuni brani sono estremamente complessi nell’esecuzione, ma lui appare sempre perfettamente a suo agio. Passa continuamente da atmosfere soft rave a ballate malinconiche, il tutto condito da suoni orientaleggianti, urbani e di qualità alta. Da ‘Inuyasha’ a ‘Brividi’, con cui ha vinto il Festival la seconda volta insieme a Blanco nel 2022, fino alla collaborazione con Angele su ‘Sempre’, il palazzetto milanese non si fa trovare impreparato. Sembra più un esercizio corale che una performance di un singolo artista.

“Non so come sono finito qui al Forum, ma sono il ragazzo più felice del mondo” ammette Mahmood, che si scatena in coreografie e movenze piuttosto sensuali, a volte da solo, a volte con il corpo di ballo. Tutti i suoi movimenti sono accolti da urla e applausi, soprattutto quando con un top che lascia mezzo torso scoperto, esegue una danza nel primo medley. Mahmood è non solo un grande performer ma un cantautore che si impegna a imparare anche le parti delle collaborazioni e che riesce a inserire la propria essenza nello spettacolo di quello che è certamente uno degli artisti più talentuosi del panorama musicale italiano. Un altro coro all’unisono su ‘Soldi’, con cui nel 2019 ha vinto il suo primo Festival e ha partecipato all’Eurovision Song Contest, e poi il trionfo finale di ‘Tuta Gold’, su cui cantano e ballano tutti in un’escalation di energia: ci sono i passi e i gesti da replicare, le mani da battere, le gole per cantare. E viene voglia di farlo di nuovo.

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