Giancarlo Esposito è abituato a interpretare il ruolo del cattivo. Ma solo sullo schermo. È diventato noto grazie alla sua interpretazione nella serie ‘Breaking Bad‘ nel ruolo di Gustavo ‘Gus’ Fring, boss della metanfetamina e proprietario della catena di fast food ‘Los Pollos Hermanos’, utilizzata per il riciclaggio di denaro sporco. Personaggio che ha ripreso nello spin-off ‘Better Call Saul‘. “Sono affezionato a Walter White (Bryan Cranston), Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), ma amo così tanto Gus che non vorrei interpretare nessun altro personaggio della serie se non lui”.
Tra i progetti in arrivo che coinvolgono l’attore – oltre al film Marvel ‘Captain America: Brave New World‘, atteso per il 2025 – c’è ‘Megalopolis‘ di Francis Ford Coppola nelle sale dal 16 ottobre. Qui interpreta Franklyn Cicero, un sindaco corrotto che ostacola l’architetto Cesar Catilina (Adam Driver), che ha un sogno utopistico di cambiare il mondo. “Dei giorni nostri cambierei il modo in cui i leader stanno guidando”, dice Esposito, che sottolinea l’importanza di andare a votare: “se tutti noi dicessimo di no, non esisterebbero dittatori. In America, ma anche in Europa, chi vuole un essere umano spregevole alla guida?”, si domanda l’attore, che desidera far capire alle persone che “il potere è nostro e con il voto possiamo fare una scelta”. Sicuramente Hollywood ha fatto una scelta: quella di affidargli ruoli che continuano a appassionare il pubblico.
Esposito ha interpretato Tom Neville nella serie ‘Revolution‘, Moff Gideon in ‘The Mandalorian‘ e Stan Edgar in ‘The Boys‘. Anche Stanley Johnston in ‘The Gentleman‘, creata da Guy Ritchie e spin-off dell’omonimo film dello stesso Ritchie. A cambiargli la vita è stata ‘Breaking Bad‘. Prima del successo, l’attore ha raccontato alla stampa di aver toccato il fondo: a causa di problemi finanziari, ha pensato di assumere qualcuno per ucciderlo affinché la sua famiglia potesse ricevere il risarcimento assicurativo. Con la serie ideata da Vince Gilligan tutto è cambiato, ma non dimentica mai le sue origini. Giancarlo Giuseppe Alessandro Esposito, nato a Copenaghen da padre italiano e madre afroamericana. Prima di trasferirsi a New York ha vissuto in Italia: “solo qui mi sento davvero a casa tra la mia gente. Giro il mondo ma mi sento italiano, qui si vive meglio perché la qualità della vita è diversa”, conclude.