potrebbe essere la “migliore serie italiana” mai vista

potrebbe essere la “migliore serie italiana” mai vista

Domani esce su Sky il primo episodio di “Hanno ucciso l’uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883“. Ecco cosa si dice tra chi l’ha già visto in anteprima…

Chi l’ha già vista e di serie un po’ se ne intende, come Annalisa Gabriele, esperta di “Hall of Series”, è entusiasta e non ha dubbi: “La leggendaria storia degli 883 funziona, e funziona davvero bene. Talmente tanto che, se dovesse continuare così, potrebbe diventare una delle migliori Serie Tv italiane degli ultimi anni”. Solo la prima puntata insomma promette di farci restare impazienti di vedere quella successiva, per scoprire come andrà avanti questa storia di amicizia che ha per protagonisti due adolescenti un po’ sfigati di provincia. E che poi chissà come sono diventati uno dei gruppi italiani più ascoltati degli anni Novanta.

la storia: da Pavia fino a “Nord Sud Ovest Est

La serie è ambientata a Pavia alla fine degli anni Ottanta e racconta l’incontro tra Max Pezzali (interpretato da Elia Nuzzolo) e Mauro Repetto (i cui panni sono quelli di Matteo Oscar Giuggioli), due compagni di scuola che decidono di mettersi a scrivere canzoni. Chi ha potuto vedere l’anteprima rivela che i primi episodi sono incentrati sulla caratterizzazione dei personaggi: Pezzali è uno studente introverso, solitario con una grande passione per la musica, tutto il contrario Repetto, un ragazzo chiacchierone che ama essere protagonista e stare in mezzo alla gente e durante l’estate lavora come animatore turistico. E proprio Repetto, il suo personaggio – assicurano le voci di chi si è fatto un’idea precisa della serie – è il più riuscito, quello in cui molti telespettatori correranno il rischio di identificarsi.

Un giorno per i due arriva la svolta, grazie all’incontro con il produttore discografico Claudio Cecchetto, interpretato da Roberto Zibetti: dopo avere ascoltato le loro canzoni decide di produrli e aiutarli a diventare un gruppo di successo, malgrado li ritenga all’inizio degli “impresentabili”. E da lì Mauro e Max partono per la loro consacrazione con la vittoria al Festivalbar di “Nord Sud Ovest Est”, il secondo disco degli 883.

gli anni ’90 i veri protagonisti

Le recensioni di chi ha visto l’anteprima concordano poi sulla capacità dei registi di aver ricostruito in modo convincente l’immaginario tipico degli anni Novanta. Si può ben dire che, oltre a Max e Mauro, il terzo protagonista della serie sono gli anni ’90 stessi, non rappresentano solo il “palcoscenico”. E alla fine chissà, ci ritroveremo a pensare che non erano poi male questi anni ’90, in cui si poteva fare a meno dei social e dei selfie, delle chat per rimorchiare, in cui, per diventare “un mito”, alla fine, si poteva anche essere gli sfigati di provincia.

Torna in alto