La Fondazione Arena esporta l’eccellenza italiana in tutto il mondo, portando l’artigianato e la tecnica italiana nell’estremo Oriente. Scene e costumi, così come complessi tecnici e di palcoscenico, sono già a Seoul, dove è in corso l’allestimento areniano di Turandot di Giacomo Puccini. La produzione, la stessa creata da Franco Zeffirelli appositamente per l’Arena di Verona, sarà presentata in otto serate d’opera dal 12 al 19 ottobre presso la Kspo Dome, la più grande struttura al coperto dell’insieme della Corea del Sud, ideale per i principali eventi sportivi e musicali.
Le prove sono già iniziate. L’esperienza dei tecnici areniani si affianca alle maestranze artistiche coreane per una riproduzione fedele dell’opera, che sarà presentata esattamente come desiderato dal maestro, che ne ha ideato la regia e le scene per il Festival lirico di Verona nel 2010. Sul palcoscenico si esibiranno diversi cast con alcuni dei più importanti artisti attuali e giovani emergenti, molti dei quali già acclamati nell’Anfiteatro veronese: i soprani Olga Maslova, Oksana Dyka, Yeajin Jeon, Mariangela Sicilia, Giulia Mazzola; i tenori Martin Muehle, Arturo Chacón-Cruz, Riccardo Rados, Gregory Bonfatti, Piero Giuliacci; il basso Ferruccio Furlanetto e i baritoni George Andguladze, Elia Fabbian, Hao Tian. Sul podio dirigerà il maestro Daniel Oren, esperto pucciniano e beniamino areniano.
Il debutto coreano dell’areniana Turandot è organizzato da Solopera, Kspo&Co, Dong-A Ilbo, Sol&Music Cultural Industry Company e supportato dall’Ambasciata d’Italia in Corea, dall’Istituto Italiano di Cultura della capitale e dal Maeil Economic Daily, in partnership con SBS, la radio-tv nazionale coreana. Fa parte delle celebrazioni dei 140 anni di amicizia tra Italia e Corea. Era il 26 giugno 1884 quando venne firmato il primo Trattato di amicizia e di commercio tra i due Paesi, siglato dal Regno d’Italia e dalla Corea della dinastia Joseon. Una storia che continua ancora oggi.
Nei giorni scorsi si è tenuto l’evento di presentazione, con la presenza dell’ambasciatrice italiana a Seoul, Emilia Gatto, della direttrice di Solopera Company, Lee So-Young, e della direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Michela Linda Magrì. Presente anche il vicedirettore artistico della Fondazione Arena, Stefano Trespidi, che da Seoul racconta: “Qui si respira un entusiasmo incredibile, il lavoro è incessante e c’è una grande collaborazione. In Corea molte persone amano l’Opera e molti giovani studiano l’italiano proprio per dedicarsi alla pratica del Canto lirico. Siamo davvero orgogliosi di essere qui e di rappresentare una delle eccellenze italiane.”
Turandot è stato uno degli spettacoli di punta del Festival 2024, registrando il tutto esaurito in ciascuna delle repliche e segnalando il record assoluto di incassi per singola data lo scorso 8 giugno. Una serata che continua a far parlare di sé. E che, oggi, venerdì 4 ottobre, sarà trasmessa su Rai 5 grazie alle immagini realizzate proprio alla serata d’opera inaugurale. Alle ore 21.15 si potrà ammirare la Pechino dei tempi delle favole dal palcoscenico areniano, con interpreti d’eccellenza quali Ekaterina Semenchuk, Yusif Eyvazov, Mariangela Sicilia e Riccardo Fassi. Sul podio il direttore Michele Spotti, nel suo debutto in Anfiteatro. La replica sarà trasmessa anche domenica 6 ottobre, alle 18.40.