È deceduto a soli 52 anni Rino Cerrone, noto DJ di Napoli. La conferma della sua morte è stata data dall’amico e collega Joseph Capriati. “Amico mio,” – ha scritto su Instagram il DJ – “Faccio fatica a credere che tu sia andato via. Mi hai insegnato tutto, mi hai supportato nei momenti difficili e abbiamo trascorso giornate intere a fare musica e parlare della vita”. E ancora: “Finché vivrò, porterò alto il tuo ricordo ovunque andrò. Oggi perdiamo una vera leggenda della musica, ma soprattutto un grande amico e una persona unica e irripetibile. Il dolore che sento è immenso, ma ti ricorderò con il sorriso come avresti voluto tu”.
La vita e la carriera
Rino Cerrone, nato a Napoli nel 1972, ha coltivato sin da giovane una passione per la musica. Durante l’adolescenza partecipò a concerti punk e rock in tutta l’Italia e si avvicinò alla scena underground dei centri sociali. I suoi viaggi in Europa gli permisero di conoscere nuove realtà elettroniche e fenomeni come gli Psychick Warriors ov Gaia, un gruppo di punta della trance music.
“Nella sua stanza, sempre piena di musica,” – si legge sul sito Traintek – “Cerrone iniziò a frequentare i primi party alternativi in Campania.” Erano i primi anni ’90 e Napoli promuoveva molte serate progressive e techno, nonché i primi after hours, eventi a cui Rino partecipava con grande entusiasmo. Mai prima di allora i giovani italiani avevano visto tali feste; erano anni di grande entusiasmo per la scena techno napoletana e Rino Cerrone ne era parte integrante.
Cerrone si interessò subito alla dance music, acquistò un sintetizzatore Juno 106 di seconda mano e, anche grazie all’aiuto dei Quietman e dell’amico Mario Manganelli, creò il suo primo piccolo studio di registrazione. Due anni dopo, era pronto il loro primo disco come Q-Men, ‘Xphase ep’, che uscì nel 1997 su ‘Design Music’, la prima etichetta di Marco Carola, allora residente a Francoforte.
Negli anni successivi, Cerrone iniziò a produrre dischi per etichette prestigiose come Speaker Attack, Phont music, Relentless e Primate fino a decidere di registrare la sua propria etichetta, la Rilis records. Nel frattempo, guadagnò consensi a livello europeo grazie ai suoi DJ set a tre piatti, ricchi di groove tribal-tech e sonorità all’avanguardia ed eleganti. Numerosi furono anche i remix realizzati da questo artista, come il noto ‘Subractive Synthesis VI Remixes’ sulla label americana Synewave.
Cerrone si è esibito nei migliori club e festival mondiali, dall’Olanda al Giappone, come ‘I Love Techno’ e ‘Innercity’.