Inodore e incolore, il GHB e il GBL sono conosciuti come ‘droghe dello stupro’. Queste sostanze sono estremamente pericolose e subdole, poiché inibiscono la capacità di intendere e di volere, cancellando i ricordi di chi le assume. Difficilmente rilevabili, si stanno diffondendo rapidamente in vari ambienti sociali del nostro paese. Martedì 24 e mercoledì 25 settembre alle 22 su Sky Crime e in streaming su Now, sarà trasmesso ‘Chemsex: La droga dello stupro’, una produzione originale Sky Crime realizzata da Darallouche per A+E Networks Italia.
Il docu-film esplora la preoccupante diffusione di queste sostanze in Italia, basandosi sulle testimonianze di giornalisti d’inchiesta come Daniele Autieri, Romina Marceca e Carlo Bonini. I due episodi indagano l’oscuro mercato del GBL (gamma-butirrolattone) e del GHB (acido γ-idrossibutirrico), esaminandone la provenienza, il consumo crescente e la preoccupante popolarità. Queste droghe stanno cambiando il panorama degli stupefacenti, guadagnando notorietà per la loro facile reperibilità e diffusione in ambienti insospettabili, oltre che nei circoli più edonistici.
La loro trasformazione in ‘droghe dello stupro’ è avvenuta quando la somministrazione a vittime inconsapevoli le ha rese strumenti di violenza sessuale. ‘Chemsex’ ricostruisce le indagini delle forze dell’ordine, svela i segreti del ‘dark web’ e rivela figure inedite di trafficanti. In particolare, attraverso le parole delle vittime, descrive le drammatiche sequenze di molteplici violenze sessuali. Questo documentario rappresenta un importante allarme sociale che non può essere ignorato.