Dopo la bufera social contro l’ex velina di ‘Striscia la Notizia’ Maddalena Corvaglia che, qualche giorno fa, in un reel postato su Instagram, aveva affermato, riferendosi alla pugile algerina Imane Khelif, che ”se un uomo si identifica in una donna ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna, allora un bambino che si identifica in un adulto ha il diritto di guidare la macchina e acquistare bevande alcoliche?”, oggi Corvaglia nelle sue storie di Instagram replica agli attacchi dei follower: ”Per tornare alle Olimpiadi, volete il mio parere? – dice – Ok, io penso che Imane Khelif non è altro che la vittima di un sistema che lo ha usato – dice Corvaglia parlando al maschile – per trasformare un evento sportivo sano e inclusivo all’insegna del rispetto e della pace, ed era così dall’antica Grecia, in un circo distopico, intriso di odio, di cattivo gusto, che ha sbattuto in prima pagina e vivisezionato la vita di un povero atleta che meritava solo di essere ricordato alle Olimpiadi 2024 per le sue prestazioni atletiche, e non certo per il suo genere, cromosoma o orientamento sessuale. C’è così tanto dolore nel percorso di una persona che decide di cambiare genere, di cambiare sesso – prosegue l’ex velina – che spettacolarizzare e sovraesporre la sua vita come è stato fatto con questo pugile è da sciacalli”.
Nel video, Corvaglia ringrazia gli “amici per tutti i vostri commenti di sostegno, sono felicissima di vedere che in tanti avete compreso le mie parole. Per tutti gli altri vedo che c’è un po’ di confusione e tanto tanto odio ingiustificato – sostiene – Ragazzi non caschiamo di nuovo, in passato siamo stati divisi per regione, per colore, vi ricordate il rosso arancione, il rosso rafforzato, per professione. Ci hanno messo gli uni contro gli altri e poi alla fine ci siamo resi conto che eravamo tutti dalla stessa parte – continua ancora l’ex velina – Ragazzi vi prego non facciamo lo stesso errore, non lasciatevi convincere questa volta che il genere e l’orientamento sessuale debbano dividerci e metterci gli uni contro gli altri. Non fidatevi degli avvoltoi che si arricchiscono seminando odio, noi facciamo parte di quella generazione che il rispetto non lo ostentava perché era ovvio che ci fosse. È naturale che ci sia rispetto verso chiunque – precisa la Corvaglia – noi facciamo parte di quella generazione che non si è mai domandata se Boy George, Freddie Mercury, i Bee Gees e i Cugini di Campagna fossero etero, gay, trans, perché per noi non erano etero, gay o trans, erano dei musicisti. Ci piaceva ascoltare la loro musica, non giudicare e sindacare con chi andassero a letto. Diffidate dai falsi moralisti, non giudicate seduti sulle vostre poltrone. Diffidate di chi vi rende aggressivi, diffidate di chi inneggia la tolleranza e fa scaturire non tolleranza. Le vittime di questi esperti di non-informazione, guardate che siete voi, non noi – dice l’ex velina – noi siamo il vento con cui fomentano il vostro odio”, conclude.”