Il film di animazione approderà nelle sale il 29 agosto.
Simone Massi, nato nel 1970, ha scelto di vivere lontano dalle tentazioni della modernità, stabilendosi nel suo paese natale, Pergola, tra le colline marchigiane. Fin da giovane, come i suoi fratelli, ha lavorato in officina per guadagnarsi da vivere. Tuttavia, la sua passione per il disegno, un dono vero e proprio, lo ha portato alla Scuola di disegno di Urbino. Da lì, Massi ha deciso di seguire il suo cuore e i suoi sogni, trasformando la sua casa in una sorta di fabbrica del disegno, dove si lavora duramente e ci si sporca le mani. “E così mi sento meno in colpa con i miei fratelli,” ha detto in un’intervista.
I suoi disegni, che diventano poi film, vengono realizzati stendendo prima il colore sui fogli e poi grattandolo via con sgorbie e punte secche. Da quelle incisioni emergono volti, personaggi e storie. Nonostante abbia collezionato centinaia di premi e riconoscimenti, tra cui un David di Donatello e vari Nastri d’argento, Massi ha scelto di vivere isolato e di lavorare con le mani e non con il digitale, resistendo alla velocità della modernità e preservando la memoria.
‘Invelle’, nel dialetto marchigiano, significa “in nessun posto, da nessuna parte”. Secondo Massi, è importante ricordare e mantenere memoria di ciò che siamo stati. “È un film sulla mia memoria personale, che spero possa diventare, se non memoria collettiva, almeno di molti. Il cinema d’animazione è un’arte diversa, anche se non è ancora completamente compresa in Italia. L’impulso è stato quello di raccontare le generazioni precedenti, quelle che con duri sacrifici hanno cambiato la loro condizione e garantito alle nuove generazioni, inclusa la mia, una vita migliore. Ho profonda gratitudine verso questi contadini e operai che hanno dato tanto e raccolto poco.”
Il film arriverà in sala il 29 agosto.