Battaglia contro il tempo persa

Battaglia contro il tempo persa

L’attore, attraverso il New York Times, chiede il ritiro del presidente dalla corsa per la Casa Bianca, invitando i Dem a scegliere un nuovo candidato. Un senatore ha già espresso pubblicamente il suo parere.

“Amo Joe Biden. Come senatore, come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo. Nessuno di noi può farlo”: le parole di George Clooney, affidate alle pagine del New York Times, sono una doccia fredda per il presidente USA. Ogni giorno il numero di coloro che gli chiedono di fermare la sua corsa per le Presidenziali, dopo il flop nell’ultimo confronto con l’avversario Donald Trump, cresce. E questa volta l’appello non arriva dal mondo politico, dai suoi avversari o all’interno del suo partito, ma da Hollywood e, con il suo effetto-megafono, rischia di compromettere definitivamente la candidatura.

L’attore e il parere dei senatori

L’attore, reso celebre dal personaggio di “Doug” Ross nella serie televisiva E.R. – Medici in prima linea, racconta la sua partecipazione alla raccolta fondi di Biden a Los Angeles dopo il G7: “È devastante dirlo – continua l’attore, regista e produttore statunitense – ma il Joe Biden che ho visto tre settimane fa alla raccolta fondi non era lo stesso del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era la stessa persona che abbiamo visto tutti al dibattito”. E ancora, “Devono smetterla di dirci che non abbiamo visto quello che 51 milioni di persone hanno visto” proprio in quel dibattito, incalza l’attore. Arriva poi il colpo finale: “Questa non è solo la mia opinione – rivela – questa è l’opinione di ogni senatore, membro del congresso e governatore con cui ho parlato in privato”.

Nuovo candidato alla prossima convenzione

Clooney sostiene che il partito democratico dovrebbe scegliere un nuovo candidato alla convention del mese prossimo. E puntualizza di non parlare da estraneo: “Sono democratico da sempre e non me ne scuso – scrive – Sono orgoglioso di ciò che il mio partito rappresenta e di ciò per cui si batte”. Ricorda infine il suo sostegno e la partecipazione nelle raccolte fondi del partito per Barack Obama nel 2012, Hillary Clinton nel 2016, infine Joe Biden nel 2020.

Effetto Clooney

Una curiosità per chi non lo sapesse: Clooney non è solo l’attore di Ocean Eleven o dello spot del caffè Nespresso, o colui che è stato nominato per due volte “l’uomo vivente più sexy del mondo” dalla rivista People. A parlare è l’uomo nominato “una delle 100 persone più influenti del mondo” dal Times, per quattro anni consecutivi dal 2006 al 2009. Insomma, quello che dice ha un certo peso. E come primo effetto ha già ottenuto l’uscita allo scoperto di Peter Welch, senatore del Vermont, primo democratico a ufficializzare attraverso la stampa la richiesta di ritiro di Biden dalla corsa per la Casa Bianca. “Rispetto profondamente Biden – riferisce Welch al Washington Post – per averci salvato da Donald Trump ma per il bene del paese deve ritirarsi”.

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