Morgan accusato di stalking e revenge porn dall’ex fidanzata

Morgan accusato di stalking e revenge porn dall’ex fidanzata

Nel 2020 Angelica Schiatti ha deciso di denunciare il cantante ottenendo anche l’attivazione del codice rosso.

I FATTI

Morgan e Schiatti, entrambi di Monza, si conoscono nel 2014 nella loro città d’origine. Hanno una breve frequentazione, e negli anni mantengono un buon rapporto fino alla fine del 2019, quando decidono di intraprendere una relazione, che la cantante chiude dopo tre mesi. Inizialmente il cantautore sembra aver accettato la rottura, ma con l’arrivo del lockdown le cose cambiano. Lui diventa sempre più assillante e minaccioso fino a quando Schiatti, a maggio 2020, decide di denunciarlo per stalking e revenge porn. Scatta il codice rosso.

Lucarelli scrive: “Dopo averla minacciata, il 20 maggio del 2020, in una chat di gruppo chiamata “inartemorgan”, Morgan scrive: ‘E adesso per la gioia di tutti i segaioli del mondo vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno’. Pubblica una foto di Angelica nuda, qualcuno gli fa notare che è un reato e lui: ‘Non posso condividere con qualcuno un po’ di santa troiaggine di una troia che ha fatto la troia perché è troia e sa fare solo la troia?’”.

“Grazie di cuore per la solidarietà e l’affetto che sto ricevendo da molti di voi. Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi umani – scrive sui social l’artista dopo che un articolo di Selvaggia Lucarelli ha riportato all’attenzione della cronaca la sua storia – mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni. Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe mai essere lasciata sola”, ha scritto Angelica Schiatti sui social.

Dopo aver scritto messaggi anche alla madre e alle amiche di Angelica, nel 2021 Morgan fa un passo in più. “Oltre ad averla minacciata, ad aver pubblicato suo materiale intimo, ad aver cercato di rovinare la sua reputazione con amici e collaboratori cercando di screditarla su abitudini sessuali e altro, nel 2021 ha ingaggiato due siciliani (uno pregiudicato) con intenzioni inquietanti. Dovevano trovare la sua casa (quella bolognese in cui viveva con Calcutta), ‘portargliela’ perché ‘ho bisogno di svuotare le palle’. Dai messaggi emerge come i due siano effettivamente riusciti a trovare l’abitazione dietro la “regia” di Morgan”, scrive Lucarelli.

IL COINVOLGIMENTO DI CALCUTTA

Nella vicenda, si è trovato coinvolto anche il cantautore Calcutta, attuale compagno di Angelica Schiatti, a cui Morgan ha inviato in passato anche messaggi offensivi. Nelle sue storie, l’interprete di ‘2 minuti’, ha confermato la versione della sua compagna: “Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati nell’articolo sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi”. Il processo infatti, è ancora in piedi e la prossima udienza è fissata per il prossimo 13 settembre. Dall’udienza preliminare del 2023, sono stati diversi i rinvii come sono stati diversi anche i tentativi della difesa di trovare un accordo, puntualmente rifiutato da Schiatti, che punta invece alla sentenza.

CALCUTTA LASCIA WARNER MUSIC ITALIA

Vista la situazione, Calcutta ha annunciato che interromperà i rapporti di lavoro con l’etichetta discografica Warner Music Italia perché “ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro ogni tanto”.

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