Il cantautore era stato denunciato dal collega dopo la modifica del testo di “Sincero”, in gara quell’anno al Festival
Quattro anni dopo si conclude la questione Sanremo 2020 per Morgan e Bugo. Il primo è stato assolto dall’accusa di diffamazione aggravata dopo aver cambiato il testo di “Sincero”. Il cantautore aveva lanciato un’invettiva contro il collega, che si era sentito diffamato, ma per la Procura di Imperia “il fatto non sussiste”.
La coppia era stata squalificata dalla gara la stessa sera e Bugo – al secolo Cristian Bugatti – ha poi proceduto con la denuncia. Il video della performance ‘modificata’ e dell’uscita di scena di Bugo è diventato virale poco dopo essere stato caricato online ed è stato anche il più visto in Italia di quell’anno.
PERCHÉ MORGAN HA CAMBIATO IL TESTO DI “SINCERO”
Morgan ha spiegato senza mezzi termini la sua scelta: “Sapete perché mi sono arrabbiato? Perché lui ha violentato Sergio Endrigo (nella serata di Sanremo 70 dedicata ai duetti e alle cover, i due hanno interpretato ‘Canzone per te’, ndr)”, ha detto Morgan. “Ieri ho deciso di cambiare la prima strofa di ‘Sincero’ perché mi sono sentito offeso. Chi la fa l’aspetti”.
“Ero su un palco della Rai, in mondovisione, davanti a milioni di persone- ha detto Bugo qualche tempo dopo- ci vuole rispetto per quel palco e la musica. Ho preferito andar via piuttosto che appoggiare quella pagliacciata. Per Amadeus il mio è stato il gesto più rock’n’roll della musica italiana, sarà vero ma per me contava la canzone. In TV non devo fare il damerino e il trash mi irrita profondamente. Il circo lo lascio ai buffoni. Non gioco con la musica. I miei eroi sono Lennon, Vasco, Celentano, Battisti che, per quanto dirompenti, sono seri”.
LE SCUSE DI MORGAN
A febbraio, prima dell’udienza in Tribunale, Morgan ha cercato un riavvicinamento: “La verità è che io Bugo lo stimo, e lo stimavo anche all’epoca. In passato, quando mi sono trovato senza una casa e ho avuto bisogno di aiuto, lui mi ha dato una mano. E voglio chiedergli scusa se si è sentito offeso dai miei toni in alcune interviste, che erano frutto della frattura di quel momento. Io uso spesso un linguaggio iperbolico e sferzante. Sarebbe bello che tornassimo sul palco insieme”.