L’improvvisa ‘pace’ tra Fedez e il Codacons, riunitisi per un’iniziativa solidale a favore dell’Ilva dopo anni di conflitti, continua a suscitare discussioni. Ieri Michele Riondino, organizzatore del concerto dell”Uno Maggio‘ a Taranto, ha espresso alcune opinioni sulla beneficenza annunciata dal rapper, “arrivato a Taranto senza avvisarci, senza coinvolgere chi si occupa del problema da anni”, ha dichiarato l’attore e regista in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, sottolineando che in passato Fedez era stato invitato “diverse volte ad esibirsi sul palco” ma “non abbiamo mai ricevuto considerazione”. Riondino ha anche ironizzato sulla collaborazione tra Fedez e Codacons: “Se avessimo organizzato un incontro di wrestling in piazza a Taranto avremmo raccolto molto di più”.
Dopo le dichiarazioni di Riondino, arriva la replica critica del Codacons: “Anziché criticare chi si impegna per sostenere la battaglia sull’Ilva di Taranto, farebbe meglio a usare le sue energie per aiutare i cittadini e le vittime dell’acciaieria, che nel processo sull’inquinamento ambientale di Taranto rappresenta le parti civili”. Riondino “sembra meravigliarsi che personaggi pubblici importanti come Fedez decidano di abbracciare cause come quella sull’ex Ilva. Ma noi la pensiamo diversamente: chiunque voglia contribuire alla causa e difendere l’ambiente e il diritto alla salute, è il benvenuto. Questa inclusione deve avvenire senza invidie e ripicche personali”.
Il Codacons invita dunque Riondino: “Invitiamo il regista, che per la città di Taranto ha già fatto tanto, a non sprecare le sue energie in critiche inutili e poco eleganti, ma a impiegarle per una battaglia comune che deve vedere tutti uniti e sullo stesso piano”. Sull’ironia (e le critiche) social che hanno accolto la collaborazione tra il rapper e il Codacons, interviene poi il presidente dell’associazione Carlo Rienzi, che dice all’Adnkronos: “Viviamo in un paese dove si cerca in tutti i modi la conflittualità, e ci si scandalizza se due soggetti che in passato hanno avuto scontri decidono di collaborare per una causa comune. Fortunatamente noi siamo abituati a non seguire la massa e a cambiare idee e opinioni quando necessario, soprattutto quando, come nel caso di Taranto, la pace tra il Codacons e Fedez può portare non solo attenzione sul dramma dei cittadini che muoiono a causa dell’Ilva, ma anche a iniziative concrete per difendere la salute dei residenti, nel nome di un interesse superiore che evidentemente molti non riescono a comprendere”.