Radio Italia Live: Ghali chiede al pubblico un minuto di silenzio per le vittime in Palestina, “Non abbiate paura di esprimervi contro le ingiustizie”

Radio Italia Live: Ghali chiede al pubblico un minuto di silenzio per le vittime in Palestina, “Non abbiate paura di esprimervi contro le ingiustizie”

Il rapper Ghali, durante il concerto di Radio Italia Live in piazza Duomo, ha fatto una dichiarazione forte e incisiva, chiedendo al pubblico di osservare un momento di silenzio in solidarietà alle vittime della guerra nella Striscia di Gaza. “Questo è l’unico silenzio che dobbiamo fare, per il resto non abbiate mai paura di esprimervi contro ogni tipo di ingiustizia“, ha dichiarato dal palco, sottolineando la necessità di non tacere di fronte alle violazioni dei diritti umani.

Il gesto di Ghali è stato preceduto da un impegno costante nel portare avanti le sue posizioni contro la guerra e per la pace. Già al Festival di Sanremo, durante la sua esibizione, aveva dichiarato “stop al genocidio“, evidenziando la sua opposizione ferma alle violenze e alle oppressioni. La sua musica stessa riflette queste tematiche, con il nuovo singolo “Paprika” che contiene anche un riferimento alla censura nella Rai, dimostrando la sua volontà di affrontare argomenti sensibili e controversi.

Prima di eseguire i suoi brani, inclusa la canzone con cui si è presentato a Sanremo, “Casa mia“, Ghali ha rivolto un appello al pubblico presente: “Prima di continuare possiamo fare un minuto di silenzio? Solo un minuto, per tutte le vittime in Palestina. Possiamo?”. La richiesta è stata seguita da un momento di silenzio commovente, evidenziando la solidarietà del pubblico con le vittime di conflitti e oppressioni in tutto il mondo.

Attraverso la sua musica e la sua presenza sul palco, Ghali ha dimostrato un impegno autentico nel promuovere la giustizia sociale e la pace. La sua coerenza nel portare avanti queste tematiche, anche in contesti pubblici di grande visibilità, lo ha reso un punto di riferimento per coloro che cercano di far sentire la propria voce contro le ingiustizie.

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