Sharon Stone, dopo essere stata colpita dall’ictus, nel 2001, si è allontanata sempre di più da Hollywood. Oggi è una pittrice piuttosto affermata. Quell’emorragia cerebrale, da cui i medici temevano non sarebbe uscita viva, ha segnato un punto di svolta nella sua vita. La convalescenza è durata sette anni, «un tempo sufficientemente lungo per perdere lo slancio», spiega l’attrice, oggi 66enne. «Dopo sette anni non sei più all’altezza del momento, non hai più successo al botteghino, le persone con cui lavoravi non contano più. Tutto cambia e alla gente non interessi più. Non è che torni semplicemente al tuo lavoro e pensi che nulla sia mutato».
Sharon Stone si è sentita ferita «dal fatto che il mondo andasse avanti senza di me, ma ora l’ho superato». Oggi è una persona diversa dal passato «La gente non lo sa», spiega. «Le persone ti aiutano quando vedono che cammini con le stampelle, ma quando hai qualche problema con le funzioni cerebrali, nessuno se ne accorge». Così, negli ultimi anni, l’attrice ha preferito fare un passo indietro rispetto alla recitazione, e ha cominciato a interessarsi all’arte. Il mese scorso ha presentato una collezione di dipinti in una mostra alla Gallery 181 di San Francisco, e non è la prima volta che espone i suoi quadri. Quando le è stato chiesto perché abbia cominciato a dipingere, ha risposto: «Ci stavo pensando l’altro giorno… stavo pensando a quanto raramente le donne riescono a essere ciò che desiderano. Io, crescendo, ho voluto diventare una pittrice».