Tiziano Ferro si apre in un’intervista per Vanity Fair e torna sul caso Maionchi: “Credo nella sua buona fede, ma oggi non basta più”

Tiziano Ferro si apre in un’intervista per Vanity Fair e torna sul caso Maionchi: “Credo nella sua buona fede, ma oggi non basta più”

Credo nella buona fede di Mara Maionchi, credo nella buona fede di chiunque abbia involontariamente creato delle situazioni di disagio ma non basta più. Io credo che Mara e molte altre persone non abbiano realizzato abbastanza quanto traumatico e doloroso sia quell’atteggiamento che si imprime per sempre nell’inconscio e nell’esistenza di ragazzini ancora fragili. Io oggi perdono la loro buona fede, ma bisogna fare un mea culpa e non prendere più questo argomento alla leggera. A me non importa essere popolare con tutti, altrimenti sarei rimasto anoressico e non dichiarato“. Queste sono le parole commosse di Tiziano Ferro in un’intervista intima a Vanity Fair, che arriva dopo il confronto con la sua ex produttrice discografica Mara Maionchi, riaprendo vecchie ferite.

In questa intervista pubblicata sul numero 20 di Vanity Fair, in edicola fino al 14 maggio 2024, il cantante risponde anche ad altre domande delicate, come quella relativa all’uso della parola “frocio”: “Mi fido della loro buona fede e capisco il loro ragionamento che richiede la libertà di dire o scrivere ‘frocio’ quando più lo desiderano. Io gli voglio credere e un po’ invidio anche chi ha la possibilità di scegliere un termine senza aver mai vissuto la violenza di averlo ricevuto come offesa. Certe parole sono state i giustizieri della tua pace mentale, te le hanno ripetute da piccolo, all’asilo, alle elementari, alle medie e ogni volta che cambiavi città, regione e Stato. Determinate parole sono fonte di trauma e possono essere un veicolo di civiltà o inciviltà. Forse bisogna imparare a evolvere insieme al linguaggio”.

Il cantante, attualmente divorziato dal marito Victor Allen, si apre anche sui suoi sentimenti personali: “Ogni tanto mi piacerebbe attaccare, ma non è la mia natura. A volte, non mordere, non attaccare è stata però una forma di autolesionismo: invece di prendermi cura di me stesso, battevo in ritirata solo per educazione o gentilezza. La verità, ho scoperto con gli anni, è che ho bisogno di persone, di amici che sappiano ascoltare“.

Tiziano Ferro riflette anche sulla sua vita familiare, sottolineando l’importanza dei suoi due figli, Margherita e Andres, nella sua vita. Attualmente, Ferro vive a Los Angeles a causa della questione della paternità non riconosciuta in Italia, ma non considera l’idea di una nuova relazione amorosa: “Con due bambini piccoli l’ultima cosa che vuoi è iniziare una nuova relazione. In questo momento non ho la più pallida intenzione di entrare in quel meccanismo di incontro. Se succederà, sarà come nel resto della mia vita, dove le cose sono accadute per caso, come per caso mi sono ritrovato a vivere a Los Angeles. Una cosa però mi piace molto: i miei due figli mi hanno dato il dono dell’immunità dalla Fomo, la paura di non essere presente ai party, alle feste, agli eventi, alla vita degli altri”.

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