(di Federica Zito) L’attrice americana Whoopi Goldberg ha raccontato nel suo libro, uscito ieri 7 maggio, Bits and Pieces: My Mother, My Brother, and Me, diversi momenti della sua vita privata che l’hanno segnata particolarmente, dal trauma subito quando era solo una bambina in cui sua madre ebbe un esaurimento nervoso, e durante il ricovero in ospedale subì un elettroshock dimenticando chi fossero i suoi figli. All’epoca l’attrice aveva solo otto anni e quel momento ha cambiato per sempre il suo modo di affrontare la vita e forse i diversi traumi vissuti durante l’infanzia l’hanno poi portata ad affrontare le dipendenze dalle droghe.
Nel libro racconta la New York degli anni 80 e l’uso ricreativo dell’utilizzo delle droghe in quel periodo: “Venivo invitata a feste dove ero accolta da vassoi pieni di sostanze stupefacenti. Potevo scegliere quello che volevo. File di cocaina erano disposte sui tavoli e sui ripiani del bagno, a disposizione di tutti. Gli invitati erano tranquilli e rilassati»: sapevano che la polizia non avrebbe fatto irruzione nella villa di un produttore o di un attore di successo”.
La storia è andata avanti per un lungo periodo durante il quale l’attrice riusciva a gestire la sua dipendenza nascondendola anche sul set fino a quando però la cocaina come lei stessa scrive “iniziò a prendermi a calci nel sedere” e iniziò ad avere allucinazione, portandola a rimanere nel letto per ventiquattro ore.
Ma come spesso accade, un evento sconvolgente è stato il punto di svolta. Mentre si trovava in un hotel di lusso a Manhattan, dopo aver fatto uso di cocaina, è stata sorpresa da una cameriera mentre si nascondeva nell’armadio della sua stanza. Guardandosi allo specchio, imbrattata di cocaina, ha avuto una chiara visione di ciò che stava facendo al suo corpo. Questo episodio l’ha spinta a prendere una decisione drastica: cambiare vita. Ha deciso di tagliare i legami tossici, rinunciare ai party e alle droghe, consapevole che doveva farlo per sopravvivere: “Sapevo che per ripulirmi avrei dovuto cambiare amici, rinunciare ai party. Ma potevo farlo. Perché non volevo morire”. Riuscì, con non poche difficoltà ad uscirne rapidamente.
La Goldberg, non è la prima volta che si trova a combattere contro una dipendenza. Era il 2011, quando durante un ‘intervista rivelò di essere stata un alcolista, lavorava solo perché aveva bisogno dell’assegno per bere, ma anche in quel caso, dopo aver toccato il fondo riuscì a riemergere tornando ad essere la persona che voleva essere.
Una vita quindi travagliata quella dell’attrice di Ghost – Fantasma che ha deciso di raccontare in “Bits and Pieces: My Mother, My Brother, and Me” i momenti che le hanno segnato la vita, ma che forse, l’hanno portata ad oggi ad essere quella che è.
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