Grande Fratello, basta con l’ansia degli ascolti. Abbandonatevi alla tracotanza

Grande Fratello, basta con l’ansia degli ascolti. Abbandonatevi alla tracotanza

(di Tiziano Rapanà) Gli ascolti sono andati così così, nel purgatorio del “si poteva fare meglio”. Resoconto ultima puntata: Grande fratello al 23,9% di share contro il 27% di Lolita Lobosco. Sul versante degli ascolti, non è stata una grande stagione per il reality. sei mesi sono stati tanti, troppi, cosa si può dire in sei mesi di chiusura forzata? S giocherella sempre nel sentimentalismo, nella flebile diatriba del “trottolino amoroso” (ovvero Panella che omaggia il Mozart del “farfallone amoroso”), cose tipiche da reality. Sempre per quella questione di competizione, di raggiungimento del traguardo massimo di vittoria per il solito strapuntino dello share. Ma è meglio abbandonarsi, dopo tanti tentativi, all’elitarismo tout court. Sei mesi? Per carità, troppi. Meglio sei settimane da raccontare (più delle tre della omonima canzone di Fred Bongusto) per togliersi di dosso la smania di fare ascolti. Invece deve esserci un po’ di tracotanza con delle nuove dinamiche slegate dall’attuale architettura del format con i concorrenti liberi di uscire e bivaccare al bar e Signorini liberato dal banalissimo pettegolezzo da puntata (dovrebbe discettare di opera lirica, lui che se ne intende). E di nuovo dentro Mughini, Fulvio Abbate e tanti nuovi alfieri della cultura italiana. Ma Mughini dovrebbe avere uno spazio sulla letteratura contemporanea nostrana, focus su Italo Svevo, Tommaso Landolfi, Romano BilenchiAbbate dovrebbe fare delle letture dei suoi libri, per far assaporare ai lettori il gusto del cambio di registro, oltre che del paradosso, della vitalità che supera gli schemi grigi della narrativa. Cose così, mica il solito copione. E spazio per la vera arte. Gli artisti dovrebbero avere un posto speciale nella società, perché hanno una luce che gli altri nascondono. Hanno una polvere di stelle tutta loro che adorna e migliora il colore delle giornate. Cantanti, attori, circensi, bravi e anche sconosciuti, che la prossima edizione sia un campo da gioco anche per loro. Liberatevi dagli ascolti, stravolgete tutto, ignorate il pubblico.

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