Il nuovo album di Bugo, intitolato “Per fortuna che ci sono io”, rappresenta per lui più di un semplice lavoro musicale; è un manifesto e un grido di libertà. Tornando alle radici del rock and roll, Bugo esplora il suo mondo senza freni, affidandosi a testi vibranti e riff di chitarra incisivi, mostrando un’autenticità senza compromessi. L’album è stato preceduto da quattro singoli, tra cui “Per fortuna che ci sono io”, prodotto dallo stesso Bugo. L’artista lo descrive come un disco che trasmette positività, registrato con la sua band, come un atto di fuga e una boccata d’aria fresca.
Bugo ha cercato di mantenere l’energia dei suoi concerti anche durante la registrazione dell’album, affinché trasparisse nei solchi del disco. Il disco è nato come una reazione a un periodo difficile, compreso il contesto della pandemia e le controversie con Morgan. Bugo trova nella musica un modo per trasformare l’energia negativa in positività, un’ancora di salvezza durante i momenti difficili.
Tra le tracce dell’album, Bugo si ispira ai Fontaines DC per il brano “Non lo so!”, mentre gli strumentali svolgono un ruolo importante nel narrare il viaggio musicale dell’album. Bugo inserisce momenti di svago e leggerezza, accanto a tracce più emotive e intense, creando così una tavolozza di emozioni contrastanti, fedele alla complessità della vita. Attualmente, Bugo si concentra sulla promozione dell’album attraverso interviste e media, mentre pianifica gli eventi live per l’estate.