Nell’autobiografia in uscita il 19 marzo il Papa racconta: “Quando ero seminarista mi colpì una ragazza”

Nell’autobiografia in uscita il 19 marzo il Papa racconta: “Quando ero seminarista mi colpì una ragazza”

“Life. La mia storia nella Storia”– Questo è il titolo del libro autobiografico scritto da Papa Francesco insieme a Fabio Marchese Ragona, noto vaticanista di Mediaset. Sarà pubblicato il 19 marzo in America ed Europa da HarperCollins. L’obiettivo è narrare gli anni di vita di Jorge Mario Bergoglio, intrecciandoli con gli avvenimenti salienti della storia.

La formazione dei sacerdoti è una delle principali preoccupazioni di Jorge Bergoglio, sia nel suo ruolo di arcivescovo che come superiore della Compagnia di Gesù. In una conversazione con il rabbino Abraham Skorka, rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano, raccolta nel libro “Sobre el cielo y la tierra”, Bergoglio condivide un episodio personale che illustra il segreto per vivere felicemente il celibato.

Bergoglio riflette sul momento in cui, da giovane seminarista, fu colpito dalla bellezza e dall’intelletto di una ragazza che aveva conosciuto. Questo incontro lo confuse e lo spinse a riconsiderare la sua scelta di vita. Tuttavia, riaffermò il suo impegno religioso, comprendendo che tali sfide sono normali e richiedono una ricollocazione personale.

Discute anche della disciplina del celibato nella Chiesa occidentale e delle differenze con altre tradizioni cristiane. Sottolinea che il celibato non è una questione di fede, ma di disciplina, e che la tradizione ha peso e validità. Bergoglio evidenzia che, se un sacerdote affronta difficoltà nel celibato, viene incoraggiato a prendere una decisione onesta e responsabile.

Inoltre, affronta il delicato tema della pedofilia nel clero, sottolineando che il celibato non è la causa di questo crimine e che la maggior parte dei casi avviene in contesti familiari. Esprime fermezza nell’affrontare i casi di abusi sessuali, sostenendo la “tolleranza zero” e il perseguimento legale dei responsabili.

Infine, critica l’approccio corporativo che mira a nascondere gli abusi per preservare l’immagine dell’istituzione, sottolineando l’importanza di affrontare apertamente e responsabilmente questi problemi.

In sintesi, Bergoglio offre un approccio umano, compassionevole e risoluto alla formazione dei sacerdoti e alla gestione degli abusi nel clero cattolico.

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