Chiara Ferragni beccata da Striscia con il Suv fermo in divieto di sosta, nessuna tregua in vista per la giovane imprenditrice digitale

Chiara Ferragni beccata da Striscia con il Suv fermo in divieto di sosta, nessuna tregua in vista per la giovane imprenditrice digitale

Non c’è pace per Chiara Ferragni: l’influencer è stata immortalata da “Striscia la notizia” con il Suv fermo con le quattro frecce in via Monte Napoleone, nel cuore della Milano della moda.

Vittorio Brumotti ha consegnato all’influencer la “merdina”, l’oggetto che consegna solitamente a chi occupa la strada in posti riservati a disabili e pedoni. Il ciclista e volto della tv le ha fatto notare che non si lascia l’auto così e Chiara Ferragni gli ha risposto: “Hai ragione“.

Probabili disguidi anche con il brand Oreo?

Dopo la segnalazione relativa al pandoro “Pink ChristmasBalocco firmato da Chiara Ferragni, sorgono interrogativi anche sulla collaborazione con Oreo, il marchio di dolci con il quale l’influencer ha creato una linea di prodotti in edizione limitata circa tre anni fa, con l’obiettivo di destinare una somma di denaro in beneficenza. Il Codacons ha annunciato di aver presentato una nuova denuncia presso l’Antitrust e la magistratura riguardo a questa operazione, risalente al 2020.

L’associazione dei consumatori ha inoltre formulato una richiesta di accesso all’azienda dolciaria con l’obiettivo di ottenere tutti i dati relativi alla campagna di solidarietà avviata con l’influencer, riguardante la “Capsule collection limited edition Chiara Ferragni by Oreo” del 2020, che Ferragni ha promosso attraverso i social media. Il Codacons spiega che nei messaggi rivolti al pubblico si affermava che l’intero ricavato delle vendite di tali abiti sarebbe stato devoluto in beneficenza per sostenere iniziative contro il Coronavirus.

Forse la situazione sembra stia leggermente sfuggendo di mano. Gli accanimenti sulla giovane imprenditrice digitale hanno l’impressione di essere più questioni “personali” di intenzionata diffamazione che “difesa” e “tutela” dei diritti di comunicazione.

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