Oggi, l’attore Gabriel Garko, originario di Settimo Torinese, ha presentato il suo più recente romanzo nella sala stampa di Montecitorio.
Il libro in questione è intitolato “Il giardino del Tiglio” e porta la firma di Garko insieme a Gino Saladini, con la pubblicazione a cura di Baldini+Castoldi. Si tratta di un’opera caratterizzata da profonde riflessioni psicologiche, che esplora il complesso mondo dei sentimenti e dei legami familiari nell’odierna società. All’interno del romanzo, vengono affrontate tematiche di rilevanza sociale, quali la maternità surrogata, l‘omofobia e l’Alzheimer. Il tempo emerge come un elemento centrale nel contesto narrativo.
L’evento di presentazione presso Montecitorio ha fornito un’opportunità per discutere e approfondire le sfumature di questa storia avvincente, in cui Garko si immerge in questioni delicate e attuali, offrendo una prospettiva narrativa ricca e coinvolgente.
La trama
Edoardo Dalla Valle, professore di Filosofia Estetica a Roma, è stato protagonista di controversie televisive nel passato a causa delle sue posizioni contrarie all’omosessualità. Queste opinioni hanno causato un distacco irreparabile con la famiglia arcobaleno costruita da suo figlio Federico e il marito Paul. Edoardo ha sempre rifiutato di conoscere i nipoti Luca e Matteo, nati attraverso la maternità surrogata. Nonostante ciò, mantiene un rapporto affettuoso con Alfa, sua figlia maggiore, nota influencer.
Edoardo, affetto da Alzheimer, sperimenta uno stato di “wandering” dopo una Lectio magistralis all’università, vagando confuso e scomparendo. Alfa si mette alla ricerca del padre usando tutti i mezzi a sua disposizione. Nel frattempo, Federico deve affrontare la scomparsa del padre e i problemi di coppia con un marito che sta attraversando difficoltà nella vita coniugale. La situazione si complica ulteriormente con l’arrivo da parte della Svezia di Greta, la madre biologica dei ragazzi. In un momento di vagabondaggio indotto dalla malattia, Edoardo ritorna alla sua casa d’infanzia, ormai in rovina, e inizia a ricollegare i fili della memoria che sembravano lacerati per sempre. Sarà proprio lui a ricordare l’evento drammatico e fondamentale che ha segnato la sua vita.
Chi è Gino Saladini
Gino Saladini, una figura poliedrica, si distingue come scrittore, autore di teatro di narrazione, medico legale, criminologo e opinionista per importanti reti televisive italiane. Tra le sue opere letterarie più note si annoverano “L’uccisore” del 2015, “Hypnos” del 2019 e “Roma giungla” del 2020. La sua versatilità emerge attraverso la sua capacità di esplorare e condividere le sue conoscenze in ambiti diversi, offrendo al pubblico un affascinante panorama di storie e temi che spaziano dalla narrativa criminale all’analisi scientifica.