La vita, la filosofia e l‘impatto di uno dei più influenti modernisti dell’inizio del XX secolo, Marcel Duchamp. Le analizza il documentario “Marcel Duchamp: l’arte del possibile”, in onda venerdì 12 gennaio alle 19.25 su Rai 5. Il film “scompone” le idee di Duchamp e le applica sia agli eventi storici che all’esplosione modernista che ha ricoperto l’inizio del XX secolo e mostra come le idee di Duchamp abbiano cambiato la coscienza pubblica e la comprensione stessa dell’estetica, dell’arte e della cultura. Mette in evidenza, inoltre, il singolare impatto della filosofia di Duchamp sull’arte ed esamina come le idee rivoluzionarie di Duchamp dell’inizio del XX secolo abbiano plasmato il XXI secolo e i giorni nostri.
Dalla storia dell’infanzia di Duchamp, con la sua incursione nell’arte e il suo primo dipinto, “Nude Descending The Staircase No. 2”, rifiutato dai pittori cubisti al Salon des Artistes Indépendants nel 1912, il film si tuffa nell’epoca della Parigi dell’inizio del XX secolo. Quel rifiuto mette Duchamp su un percorso che avrebbe cambiato per sempre le fondamenta stesse dell’arte: la produzione dei Readymades. Non solo i Readymades furono rivoluzionari per il loro tempo, ma per la prima volta nella storia affrontarono la domanda “Cos’è l’arte?”. Il film poi si concentra poi sulla retrospettiva di Duchamp del 1963 al Pasadena Museum of Art. È questa mostra che lancia Duchamp sulla scena dell’arte contemporanea, dove il lavoro viene presentato a una nuova generazione di artisti emergenti. Le idee di Duchamp influenzarono profondamente il movimento artistico Fluxus e gli artisti dell’epoca tra cui Andy Warhol, Yoko Ono, John Cage, Robert Rauschenberg, Larry Bell, Ed Ruscha, Carolee Schneemann e Jasper Johns, e aprirono un nuovo mondo di possibilità per altri.