Pietro Castellitto torna con “Enea” tra romanticismo e ferocia: “È un film sul desiderio di sentirsi vivi”

Pietro Castellitto torna con “Enea” tra romanticismo e ferocia: “È un film sul desiderio di sentirsi vivi”

Dopo l’esordio premiato dei “Predatori”, Pietro Castellitto torna dietro alla macchina da presa con “Enea”, con padrini anche Luca Guadagnino, produttore per Frenesy insieme a Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures. Il film arriva in sala dall’11 gennaio dopo essere stato in Concorso a Venezia 80, “racconta una storia più simile alla temperatura della vita e meno grottesca del mio primo film”, spiega il regista, sceneggiatore e protagonista. Ricercato tecnicamente e visivamente, il film di Castellitto parla di giovinezza e della voglia di sentirsi vivi: “Ho cercato di trovare un contenitore dove mettere tutto questo facendo un miscuglio tra romanticismo e ferocia”

La storia

Definito dallo stesso regista e attore “un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere“, “Enea” rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.

Pietro Castellitto regista

“Enea” è la seconda regia di Pietro Castellitto, classe 1991, figlio dell’attore Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini.  Il suo film d’esordio “I predatori” (2020) ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior regista esordiente e il Premio Orizzonti a Venezia per la miglior sceneggiatura. “Enea è un eroe romantico. È un desiderio non elitario quello di sentirsi liberi, trasversale a tutti i giovani, in qualunque città del mondo, in qualunque quartiere ed epoca la sua famiglia è borghese? Si ma non è apatica, è un cliché quello che generi figli nichilisti, qui la sua famiglia è piena di umanità. Enea vive il paradosso tragico per cui uno la vita la sente meglio se sta in guerra, e lui e i suoi amici si inventeranno la loro guerra”, ha sottolineato Castellitto. 

Il cast

Nel cast, la famiglia di Enea-Pietro Castellitto è composta da due suoi famigliari: il padre Sergio e il fratello Cesare. A dare il volto alla madre di Enea troviamo Chiara Noschese. Nei panni dell’amico Valentino c’è il cantautore e rapper Giorgio Quarzo Guarascio, conosciuto come Tutti Fenomeni, al suo esordio come attore. Eva, l’amore di Enea, è Benedetta Porcaroli. Nel cast anche Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Giorgio Montanini, Clara Galante, Shi Yang e Paolo Giovannucci. 

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